Vasto. “Il dibattito in corso sulla perimetrazione e sulla approvazione della ZES ( Zona Economica Speciale ) abruzzese, parrebbe finalmente trovare una larga convergenza propositiva tra tutti i soggetti istituzionali,
Comuni, Associazioni di Categoria e Sindacati, anche nel Vastese. Finalmente la dicotomia costa/aree interne e la presunta conflittualità – spesso strumentale – tra le esigenze di tutela ambientale delle aree fragili ed i bisogni del sistema produttivo industriale connessi allo sviluppo del porto di Vasto sembrerebbe essere stata superata in ragione delle primarie esigenze del lavoro, della produzione manifatturiera ecocompatibile e della intermodalità che ha quale fulcro economico insostituibile il Porto di Vasto, anche per la promozione di un turismo che produca occupazione e per un ritorno economico dei territori impegnati nella tutela ambientale”. A dichiararlo Mario Olivieri, Consigliere regionale.
“Occorre quindi”, continua, “recuperare il tempo perduto per la burocrazia e per i ricorsi amministrativi ed imprimere una sostanziosa accelerazione organizzativa che individui gli investimenti necessari allo sviluppo del porto e che possa attrarre gli investitori interessati a sviluppare le proprie attività produttive ed a creare lavoro per i giovani del nostro territorio. Noi abbiamo sempre sostenuto che a Vasto è possibile far coesistere industria, turismo ed ambiente assicurando un equilibrio bilanciato tra le funzioni ricoperte, nel rispetto delle aree fragili protette e per la salvaguardia del lavoro”.
“Abbiamo presentato”, conclude Olivieri, “anche una pianificazione completa di Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata ed una legge regionale per la rigenerazione urbana dei capannoni e dei lotti dismessi. La Amministrazione Menna-Forte-Lapenna a Vasto, ha preferito sempre fare orecchie da mercante e contrastare gli argomenti senza nemmeno discuterli nel merito. Oggi staremmo avanti e più pronti ad approfittare della opportunità offerta dalla Zes. Ma se vi è stata – come sembra- una apertura innovatrice da parte del Sindaco e non solo una mera affermazione sterile di facciata, allora non tutto è perduto e molto si può fare per lo sviluppo economico e sociale, indispensabile per il nostro territorio”.