Chieti. Cerimonia di premiazione, sabato scorso, per il concorso fotografico “Urban Nature” che il WWF Chieti-Pescara e il Museo universitario di Chieti organizzano ormai da sei anni nell’ambito della “Festa della Natura in città” che il WWF Italia propone dal 2017 a livello nazionale. La cerimonia, condotta dalla presidente del WWF Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco, si è svolta nell’auditorium del Museo alla presenza di quasi tutti i partecipanti al concorso. Alla consegna dei premi hanno provveduto l’Assessore all’ambiente del Comune di Chieti Chiara Zappalorto, il Ten. Col. dei Carabinieri Forestali Tiziana Altea e il delegato del WWF Italia in Abruzzo Filomena Ricci. L’ufficiale e il delegato, insieme al direttore del Museo prof. Luigi Capasso, hanno fatto parte della giuria che ha attribuito i premi. Nel corso della serata le volontarie WWF Marcella Spaziano e Francesca Orlando hanno letto brani scelti sul tema della natura in città.
A tutti i partecipanti è stata consegnata una pubblicazione, ideata e curata dal Museo universitario, con una ampia selezione delle foto che hanno partecipato alle precedenti edizioni del concorso mentre i premi per il 2023, pur nella consueta difficoltà di scegliere tra tante bellissime immagini, sono stati così attribuiti:
1° premio (weekend nella Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF “Gole del Sagittario” di Anversa degli Abruzzi alla foto “Friends” con la quale Umberto Di Cioccio ha colto a Seattle, negli USA, l’attimo in cui in una zona portuale un uomo anziano e un gabbiano si guardano, animali diversi che condividono lo stesso pianeta, come si legge nella motivazione che ha accompagnato il premio.
Il 2° e il 3° premio (prodotti alimentari e un libro offerti dalla Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF “Lago di Penne”) sono andati rispettivamente a Giuseppe Sericola per la foto “Ghiandaia in città” scattata a Chieti Scalo, esempio concreto di una natura che non si arrende a chi tenta assurdamente di toglierle spazio, e a Simona Gallina (di Chieri, in Piemonte) che, con la sua “Sentinelle al confine” ha immortalato un nido di vespe su una statua: un’opera d’arte della natura costruita su un’opera d’arte creata dall’uomo.
Le foto in concorso potranno essere ammirate ancora per qualche giorno, sino a fine mese, nella sala esposizioni temporanee del Museo.