Scanno. Dal Giappone in Italia, da Roma in Abruzzo, alla ricerca della serenità, diventando così la prima giapponese a Scanno. “Ho lavorato per 10 anni a Hiroshima come segretaria in un ufficio di medici internazionali. Per i miei genitori era un posto onorevole che non avrei mai dovuto lasciare.
Ma subivo mobbing e uno stile di vita estenuante: uscivo tutte le mattine prima delle 7 e rientravo la sera per le 11. Ho somatizzato, mi è venuto uno sfogo sulla pelle, fin su al viso, che è durato anni. A un certo punto, mi sono chiesta: ‘È vita questa?’. Così ho cominciato a viaggiare, per cambiare la mia stessa mentalità giapponese. Ho scoperto l’Italia e mi è piaciuta l’atmosfera, e mi sono finalmente decisa a mollare il lavoro e a trasferirmi a Roma. Ma dopo una vacanza a Scanno, in Abruzzo, sono rimasta così affascinata da capire che il mio posto è qui”. È il racconto che fa all’ANSA Kyoko Une, 41enne di Kure, in Giappone, a circa 30 km da Hiroshima dove si è laureata in Letteratura inglese. Si è trasferita in Italia nel 2014 e dopo una breve vacanza in Abruzzo, a Scanno (L’Aquila), nel 2022, ha scelto di lasciare Roma e di comprare casa nel paesino lacustre di montagna, “Perché non voglio più perdere tempo per stare bene”. “Avrei voluto scoprire prima l’Abruzzo: mi hanno colpito la pulizia nei paesi e le persone sorridenti. Qui non ho fastidi, mi sento molto libera e creativa. Proprio qui infatti ho trovato lo stimolo per reinventarmi lavorativamente, dopo quasi 10 anni in Italia senza un impiego fisso, e sono diventata web designer. Adesso, da Scanno, lavorando da casa per aziende giapponesi, guadagno il doppio di quando stavo in ufficio in Giappone dalla mattina alla sera. Ora ho un cane e posso portarlo a spasso 3 volte al giorno”, conclude con tono di conquista.