L’Aquila. “È con viva soddisfazione che assistiamo a un risveglio tanto improvviso quanto miracoloso della politica abruzzese. Un risveglio che, come spesso accade da queste parti, giunge quando il calendario inizia a strizzare l’occhio alle scadenze elettorali. Ma tant’è: oggi brindiamo, in attesa che vengano tutelati tutti gli altri lavoratori, a cominciare dagli Oss” dichiara Marcello Vivarelli, segretario regionale abruzzese del sindacato Fesica-Confsal.
“Dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, al senatore Guido Liris, nonostante anni di silenzi imbarazzanti e di disinteresse politico pressoché trasversale, hanno improvvisamente trovato la quadra per salvare i lavoratori precari delle cooperative che operano nella Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Quegli stessi lavoratori che per anni sono stati ignorati nonostante le nostre denunce, le nostre battaglie, le nostre richieste reiterate di soluzioni”, prosegue Vivarelli.
“La cosa straordinaria – e qui davvero viene da sorridere – è che le soluzioni che oggi vengono presentate come una folgorazione sulla via di Damasco fino a poche ore fa non esistevano (anche se noi le abbiamo sempre dette e scritte pubblicamente). Almeno così ci era stato detto da chi oggi si mette la medaglia al petto. Peccato che l’internalizzazione, soluzione sicuramente più rapida e buona per i lavoratori, sia stata cestinata. Chissà come mai?”, aggiunge il segretario.
“Per anni il sottoscritto, praticamente da solo e insieme all’Anaao-Assomed, ha tenuto alta la bandiera della dignità di questi lavoratori, mentre la politica tutta, al di là di parole e promesse di facciata, se ne fregava. Nessuno escluso”, rimarca ancora Vivarelli.
“Oggi, d’improvviso, ecco l’unanimità, ecco il fronte compatto, ecco la ‘soluzione condivisa’. Sono felice, sinceramente, che le recenti proteste abbiano avuto l’effetto di risvegliare non solo la politica, ma anche i lavoratori stessi, che oggi tornano a credere nella possibilità di ottenere ciò che gli spetta. E sono ancora più felice – lasciatemelo dire – di vedere che proprio chi milita ufficialmente nei partiti locali oggi gode di un’ottima luce riflessa. Sarà un caso, o forse no, che si cominci a ragionare sul toto-nomi per la corsa a sindaco del capoluogo nel 2027?”, osserva l’esponente della Fesica-Confsal.
Vivarelli tiene inoltre a chiarire: “Non ho mai avuto né ho alcun interesse personale in questa vicenda. La mia unica preoccupazione è sempre stata e rimane quella di tutelare i lavoratori, senza tornaconti, senza ambiguità”.
Il segretario ricorda infine che nel 2023, nonostante la richiesta esplicita del sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, Biondi non ha mai convocato il Comitato Ristretto dei Sindaci, dimostrando “un disinteresse concreto nei confronti dei lavoratori”.
“Mi auguro – aggiunge – che questo clima da festa paesana non si trasformi nell’ennesima delusione. Perché se guardiamo questa storia dalla prospettiva dei diritti dei lavoratori, il ritardo della politica è semplicemente inaccettabile. Se invece la guardiamo con gli occhiali dell’opportunismo, tutto diventa tristemente ‘logico’. Ecco perché chiedo con forza che le stesse soluzioni adottate per i precari di cooperativa vengano estese anche agli Oss e a tutti gli altri ‘dimenticati’ che non hanno superato i concorsi, e che oggi vivono nella precarietà più assoluta”.
“Non dimentichiamo – conclude Vivarelli – che i prossimi sulla lista del rischio disoccupazione sono gli autisti del 118. Io non ho mai fatto figli e figliastri. Per me i lavoratori sono tutti uguali. Fesica-Confsal, ovviamente, vigilerà con la massima attenzione affinché tutte le promesse fatte non restino lettera morta, ma si traducano in atti concreti”.