Chieti. L’Abruzzo sempre più protagonista della viticoltura biodinamica italiana, nuova frontiera del vino di qualità, naturale e salutare: l’assemblea elettiva di Demeter Italia, associazione privata di produttori, trasformatori e distributori di prodotti biodinamici, che conta oltre mille affiliati, ha nominato come nuovi componenti del Consiglio di amministrazione Argentino Trolli, dell’azienda agricola Passioni Vitae di Crecchio e Giuseppe Zulli, dell’omonima azienda di Canosa Sannita, in provincia di Chieti.
Entrambi sono soci della Bio Cantina Sociale Orsogna, di cui è presidente Giuseppe Micozzi, e direttore generale l’enologo Camillo Zulli: realtà nata nel 1964 su iniziativa di 35 viticoltori, ha oggi circa 300 soci operativi su 1.500 ettari di vigneto sulle colline di Orsogna, in provincia di Chieti, con il 100% dei vigneti certificati biologici. Tanto da renderla la maggiore produttrice di uva biologica in Italia, con circa 3.000.000 di bottiglie l’anno e importanti margini di crescita.
Soprattutto, il 50% della produzione, per circa 800 ettari di vigneto, della Bio Cantina Sociale Orsogna è rappresentata da uve biodinamiche, certificate proprio da Demeter che in Italia comprende oltre 1.000 aziende di diverse categorie merceologiche, tra cui appunto la viticoltura, affiliata alla Biodynamic Federation Demeter International (Bfdi).
Nell’assemblea del 31 maggio scorso, che si è riunita a Sorbolo Mezzani in provincia di Parma, è stato confermato come presidente Demeter Enrico Amico, imprenditore agricolo campano, e cinque dei consiglieri uscenti, con nuovi ingressi nel Cda di Trolli e Zulli, oltre all’imprenditrice cosentina Maria Grazia Minisci.
Soddisfazione viene espressa dal presidente, Giuseppe Micozzi.
“Per noi questa importante presenza nel Cda di Demeter significa innanzitutto il riconoscimento del peso oramai a livello nazionale della nostra comunità biodinamica, con sede ad Orsogna, che nell’assemblea ha del resto espresso più della metà dei voti, ottenendo così una giusta rappresentanza. Ma ancor prima – sottolinea Micozzi -, è il riconoscimento di un grande lavoro, iniziato nel 2003 che ci ha reso pionieri della viticoltura biodinamica, con le prime quattro aziende che hanno intrapreso questa strada, ora salite a una settantina, sulle 300 del sodalizio, e che coprono la metà degli ettari coltivati, con 2,5 milioni e mezzo di bottiglie, con etichette come innanzitutto Lunaria, Lunaria Ancestrale e Spiritus Terra esportate negli Stati Uniti, Giappone, Francia, Germania, Scandinavia e anche in Corea del sud”.
Una impetuosa crescita che ha fatto meritare alla Bio Cantina Sociale Orsogna numerosi riconoscimenti come nel 2012 il Premio speciale “Vinitaly Nazione”, e la consacrazione come più grande azienda mondiale di produzione di uve biodinamiche certificate Demeter nella Conferenza mondiale di biodinamica di San Francisco nel 2019.
La viticoltura biodinamica si caratterizza per la salvaguardia rigorosa della fertilità naturale dei suoli, in quanto per la concimazione si utilizza solo sostanza organica aziendale, concime e sovescio, ovvero l’interramento dell’erba fatta crescere lungo i filari, bandendo l’utilizzo di pesticidi ed erbicidi, a tutela della biodiversità degli insetti e di altre forme di vita. L’uva è raccolta a mano, senza mezzi meccanici, e si pratica la fermentazione spontanea, con le bucce della stessa uva, senza utilizzo di lieviti industriali, più performanti, ma che uniformano e standardizzano aromi e sapori del prodotto finale.
“Il nostro apporto all’attività e alle politiche di Demeter – spiega il direttore Zulli – sarà quello di conferire un peso ancora maggiore alla biodinamica del Sud Italia, visto che ora il peso preponderante è nel Nord, in Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Trentino in particolare. Va detto che negli ultimi anni la nostra attività trova nelle politiche agricole della Regione Abruzzo, e dell’assessore abruzzese all’Agricoltura Emanuele Imprudente, sempre maggiore attenzione e apprezzamento, nella consapevolezza del resto che questo tipo di viticoltura rappresenta il connubio ideale con la valorizzazione e la tutela della qualità ambientale nell’ Abruzzo regione verde dei Parchi”.