L’Aquila. Come annunciato, oggi fuori Palazzo dell’Emiciclo all’Aquila, in occasione del Consiglio regionale, i disabili in carrozzina – insieme alla Cgil – si sono incatenati e hanno annunciato lo sciopero della fame e della seta se la Regione Abruzzo non avesse trovato nelle pieghe del bilancio 3 milioni di euro mancanti sui 6 milioni complessivi per soddisfare tutte le domande della “Vita indipendente”, ovvero la norma che assicura un assegno mensile dai 600 a 1.200 euro a seconda del livello di disabilità, necessarie a queste persone per poter avere una vita autonoma, poter proseguire gli studi, godere di un effettiva inclusione sociale.
“Soldi che ad oggi sono stati solo stati annunciati”, incalza Claudio Ferrante, responsabile Cgil ufficio politiche per la disabilità, lui stesso disabile.
“Noi rimarremo qui incatenati e faremo lo sciopero della fame e della sete, finché lì dentro non troveranno i soldi che ci spettano – aveva proseguito Ferrante -. Perché i soldi ci sono, ma vengono sperperati come è avvenuto nella famosa legge ‘mancia’ di novembre, oltre 14 milioni di euro, anche per il tango e per i peperoni, per i presepi e per le bocce. Noi pensiamo che la politica è fatta di priorità prima vengono le spese per il sociale vengono i disabili e poi tutto il resto. Vita indipendente significa scrivere un progetto di vita, ottenere un sostegno mensile che consente di andare all’università, di andare a scuola, di coltivare i propri hobby, di andare al cinema e al teatro, di fare la spesa, di potersi pagare un affitto, di essere autonomi, di autodeterminarsi”.
Ebbene è notizia del pomeriggio che, dopo la grande mobilitazione, un accordo tra le parti è stato finalmente raggiunto.
“La nostra mobilitazione ha dato i risultati sperati. Sono stati trovati i fondi per finanziare tutte le 680 domande relative ai progetti di Vita indipendente. Cioè ulteriori 3 milioni di euro, che si vanno ad aggiungere ai due milioni già promessi e agli 850mila euro già stanziati. Tra tante spese che ci sono in fase di bilancio, dimenticarsi dei disabili era davvero una cosa ignobile e la politica, finalmente, lo ha compreso”. Lo affermano il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e il responsabile regionale Cgil Ufficio politiche per la disabilità, Claudio Ferrante, dopo il presidio che si è svolgo oggi in Consiglio regionale all’Aquila.
“Dispiace che, su un tema tanto delicato – aggiungono – si debba arrivare a forme clamorose di protesta. I disabili sono stati costretti a manifestare in un periodo di festività, viaggiando e sfidando il freddo e il maltempo. La questione, comunque, si è risolta. Ringraziamo l’assessore Roberto Santangelo e i consiglieri che si sono impegnati per questo risultato. I tre milioni verranno stanziati grazie ad un emendamento alla manovra di bilancio”.
“La Cgil ha da tempo chiesto di rendere strutturale la programmazione per la Vita indipendente e sembra che ora si andrà in questa direzione. Nel corso dell’incontro, infatti, ci è stato ribadito che questo è l’ultimo anno in cui è stato necessario reperire le risorse nell’ambito del bilancio regionale, perché per il quadriennio 2025-2028 ci sarà una programmazione ad hoc sfruttando fondi europei.
Una soluzione – concludono Ranieri e Ferrante – che accogliamo favorevolmente, dato che non è possibile che ogni volta, alla fine dell’anno, dobbiamo mobilitarci a causa della mancanza di risorse”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il senatore abruzzese del Partito Democratico Michele Fina: “Esprimo grande soddisfazione per la battaglia vinta sui fondi per la Vita indipendente. L’azione istituzionale dei consiglieri regionali e quella politica di tutti noi ha dato frutto – queste le dichiarazioni a caldo del Sen. Fina in merito alla notizia dell’impegno da parte della Giunta regionale per il ripristino delle risorse in favore dei progetti per il sostegno alle persone disabili – il governo regionale dopo la chiusura iniziale è tornato a più miti consigli. Sarebbe stato davvero assurdo privare il sociale della nostra regione di risorse tanto importanti: bene ha fatto il Patto per l’Abruzzo a denunciarlo con forza portando la Regione a rivedere le sue intenzioni”, dichiara.