Pescara. Stamani alle ore 11, a Pescara, presso la Chiesa di San Pietro Apostolo, sita a Pescara in Piazza I Maggio, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Tommaso Valentinetti, Vescovo dell’Arcidiocesi di Pescara/Penne, accompagnata dal coro dei Maestri Tenori Paolo Zinno e Dario Richizzi del Conservatorio di Pescara ha officiato la solenne celebrazione eucaristica nella ricorrenza della “Virgo Fidelis”, Celeste Patrona dell’Arma. Alla cerimonia hanno preso parte le massime Autorità religiose, civili e militari della Provincia, gli ufficiali, i marescialli, i brigadieri, gli appuntati e i carabinieri dell’Arma di Pescara, unitamente all’Associazione Nazionale Carabinieri, nonché le vedove e gli orfani dell’Arma.
La Vergine Maria fu proclamata Patrona dell’Arma, con il titolo di “Virgo Fidelis”, nel 1949, da Papa Pio XII, il quale, ispirandosi al motto dei Carabinieri “Nei secoli fedele”, ne fissava la celebrazione proprio il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio e della ricorrenza della Battaglia di Culqualber, fatto d’armi che celebra l’eroismo, sino all’estremo sacrificio, del 1° Battaglione Carabinieri Reali, presente in Africa Orientale con due Compagnie Carabinieri.
Quell’eroico atto, di cui ricorre oggi l’83° anniversario, valse alla Bandiera dell’Arma la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare. Quei Carabinieri, al fine d’impedire che l’esercito britannico facesse prigionieri i civili italiani che si stavano imbarcando per rientrare in Italia, combatterono strenuamente fino all’ultimo uomo, contro forze nettamente superiori.
Il ricordo di quei caduti costituisce più di una tradizione e vuole suggellare l’indissolubile rapporto tra l’Arma dei Carabinieri e i propri “figli” deceduti per servirla, per portare da sempre pace in Patria e nel mondo. Oggi viene reso onore a tutti quei Carabinieri che hanno saputo tener fede al giuramento prestato sino all’estremo sacrificio e ai loro famigliari che, con coraggio e dignità, ne hanno sopportato la lacerante perdita.
Nella giornata odierna, infatti, ricorre anche la “Giornata dell’Orfano” ed è espressamente a loro, primi destinatari del dolore per le gravi perdite di affetto, che i Carabinieri rivolgono il proprio più sentito pensiero. L’Arma dei Carabinieri ha fondato per questo, già nel 1948 l’ONAOMAC, Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri, che assiste i figli dei militari deceduti, sostenendoli economicamente nel percorso scolastico ed extracurriculare, anche mediante l’organizzazione di vacanze studio e gite d’istruzione.