“Chiediamo al Governo di intervenire con urgenza a tutela della cooperante italiana Sabrina Prioli vittima di violenze e ingiustizie in Sud Sudan”. Lo scrivono le deputate del Pd, Stefania Pezzopane e Laura Boldrini, in una interrogazione al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Esteri.
“La cooperante italiana lavorava presso l’agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale Usaid, per un progetto in Sud Sudan, dove era già in atto una feroce guerra civile. La cooperante, durante un cruento conflitto a fuoco, rimase prigioniera in un compound dove subi’ violenze e stupri. Sabrina Prioli è tornata più volte in Sud Sudan per testimoniare al processo contro i suoi aggressori e grazie alla sua tenacia ha ottenuto la condanna di alcuni di loro , ma ad oggi dallo Stato italiano Sabrina Prioli non ha ricevuto alcuna forma di aiuto. La procura della Repubblica ha archiviato il suo caso dopo tre mesi. Il tribunale del Sud Sudan ha riconosciuto appena 4 mila euro di risarcimento alle vittime di stupro e ben 2 milioni ai proprietari della struttura nella quale sono avvenute le violenze e che non le ha difese: tutto questo è inaccettabile. Avrebbe voluto ricorrere in appello, Sabrina Prioli, ma il faldone del suo caso è scomparso”.
“Per tutto questo e data la gravità dei fatti chiediamo un intervento immediato ed urgente del governo”, concludono le deputate dem, “a tutela dei diritti e della dignità di Sabrina Prioli”.