Chieti. Una stanza, un percorso e un team di medici e infermieri dedicati per accogliere, visitare e supportare le vittime di violenza di genere sono operativi nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Chieti per offrire un’assistenza specifica alle donne violentate o picchiate che hanno necessità di assistenza sanitaria per traumi, lesioni o semplicemente perché alla ricerca di qualcuno che si prenda cura di loro.
L’iniziativa è stata presentata dal direttore Emmanuele Tafuri, alla presenza dell’assessore alla Salute della Regione Abruzzo Nicoletta Verì, del direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti Thomas Schael e del team che seguirà le donne vittime di violenza di genere costrette a recarsi in ospedale.
La donna che si rivolge agli operatori del triage viene accompagnata nella stanza dedicata e presa in carico con codice colore prioritario, per limitare il tempo di attesa e la possibilità di un ripensamento. Quindi il medico acquisisce le informazioni di salute, ispeziona le lesioni riscontrate e valuta lo stato psicologico.
Vengono, eseguiti prelievi ematici e tamponi cutanei per la ricerca di tracce del Dna dell’autore della violenza. Il percorso si conclude con la redazione del referto e, secondo il livello di rischio della situazione, con la segnalazione ai Servizi Sociali Territoriali o alla Procura presso il Tribunale Ordinario o quello dei Minori. La donna può restare in Osservazione breve per 72 ore, finché non sia definito tutto il percorso e sia messa in sicurezza. specie nel caso in cui la violenza si sia consumata in ambiente domestico.
“Da noi arrivano ogni mese circa 10 donne – ha detto Tafuri – che riferiscono di essere vittime di violenza psicologica, privazione economica, violenza sessuale, oltre che di subire situazioni di inadempienza della responsabilità genitoriale”. Le valutazioni dei singoli casi effettuate dal nostro team, utilizzando anche indicatori proposti dal Ministero della Salute, confermano la reale sussistenza della violenza nelle sue diverse manifestazioni nel 70% dei casi che approdano da noi. La violenza sessuale, invece, viene riferita da 1-2 donne ogni mese”.