Pescara. I Carabinieri della Stazione di Pianella hanno tratto in arresto per maltrattamenti verso familiari un uomo di 39 anni, con problemi di tossicodipendenza. L’uomo, dopo il rifiuto dei genitori all’ennesima richiesta di elargirgli una sempre costante somma di denaro, dapprima li minacciava e poi passava alle vie di fatto, appiccando il fuoco a del materiale altamente infiammabile collocato nel magazzino in cui i genitori avevano riposto i materiali destinati alla vendita per il proprio negozio.
Solo il tempestivo intervento dei militari ha evitato il peggio. Gli uomini dell’Arma di Pianella, allertati dalla madre del soggetto, che fortunatamente si era accorta dell’insano gesto del figlio, intervenivano immediatamente e riuscivano, con non poche difficoltà, utilizzando mezzi di fortuna, a spegnere le fiamme che avevano già avvolto due bancali di sacchi di pellet e che si stavano propagando a tutto il magazzino. Nell’occasione, anche l’anziano padre, molto preoccupato, si era prodigato per dare una mano a spegnere il fuoco. Trattasi di una storia di disagio e di comportamenti connessi alla dipendenza dall’uso di sostanze stupefacenti per il quale, già in passato, l’autore dei fatti era stato anche arrestato.
L’uomo, sempre più disperato e succube della dipendenza dalla droga, per procurarsela aveva già rubato e venduto i gioielli di famiglia, merce dal negozio della madre e prodotti agricoli dell’azienda familiare, in particolare olio EVO destinato alla vendita. Sebbene per questi episodi il 39enne avesse anche riportato una condanna, lo stesso continuava con le sue condotte vessatorie nei confronti dei genitori, ai quali aveva creato uno stato di ansia e di paura tali da far contattare più volte i Carabinieri della locale Stazione. Ora è ristretto presso la Casa Circondariale di Pescara a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Anche i Carabinieri della Stazione di Città Sant’Angelo (PE) sono intervenuti in un altro grave caso di maltrattamenti in famiglia.
Hanno denunciato e dato esecuzione al decreto d’urgenza del Pubblico Ministero che dispone l’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinarsi alla persona offesa, sul conto di un 59enne di origine camerunense, con precedenti di polizia, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Il provvedimento scaturisce dalle immediate indagini avviate dal Comando Stazione Carabinieri di Città Sant’ Angelo (PE) a seguito di denuncia/querela della convivente, 52enne residente in quel centro. Dopo un anno di soprusi e angherie, culminati nell’ennesimo litigio che ha visto uno dei figli minori allontanarsi in pigiama dall’abitazione familiare, la donna ha deciso di rivolgersi alle Autorità, disperata per la situazione in cui si era ritrovata.
Le risultanze emerse non hanno lasciato adito a dubbi sulla gravità delle responsabilità in capo al coniuge ed hanno indotto il Pubblico Ministero titolare del procedimento ad emettere un decreto motivato che dispone l’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinarsi alle persone offese. Il provvedimento d’urgenza è stato eseguito dai militari il giorno della Befana. Sul conto dei coniugi, oltre alla misura restrittiva, pende adesso un procedimento penale per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Entrambi i casi, verificatisi rispettivamente a Pianella e Città Sant’Angelo, evidenziano situazioni di disagio e violenza domestica, affrontate con prontezza dalle Forze dell’Ordine per tutelare le vittime e ripristinare condizioni di sicurezza all’interno dei nuclei familiari.