Pescara. Violenza sessuale di gruppo pluriaggravata su una diciassettenne: è l’accusa a carico di due fratelli, uno 19enne, l’altro minorenne, per un episodio risalente al 13 febbraio scorso e per il quale, dopo la denuncia della ragazza, è stata aperta a Pescara un’inchiesta, coordinata dalla pm Anna Benigni e dal Gav, il gruppo antiviolenza della Procura della Repubblica di Pescara. A raccontare la vicenda è un articolo del quotidiano Il Centro.
I due indagati, secondo quanto ricostruito, avrebbero fatto ubriacare la ragazza per poi approfittare del suo stato e abusare di lei, insieme ad altri soggetti, in uno sgabuzzino di un palazzo nella periferia pescarese. Le indagini proseguono per individuare i complici dei due fratelli i cui telefoni cellulari, intanto, sono stati posti sotto sequestro. Un fascicolo è stato aperto anche dalla Procura per i minorenni dell’Aquila.
C’è un forte disagio sociale che ci impegna quotidianamente e questo non solo nella Procura abruzzese, ma a livello italiano. Lo ha detto il procuratore della Repubblica per i Minorenni dell’Aquila, David Mancini, commentando la presunta violenza sessuale di gruppo. Sul fatto specifico il magistrato, ex sostituto procuratore della repubblica dell’Aquila, ha mantenuto il più totale riserbo: “Ci sono approfondite indagini in corso, dobbiamo fare verifiche, quindi non possiamo dire nulla – ha chiarito Mancini – Ma ripeto, lavoriamo tutti i giorni su questi fatti, all’esterno emergono quelli che hanno rilevanza mediatica. Però ogni giorno è così, chi non è addentro li vede solo quando c’è l’altoparlante mediatico. Il disagio si manifesta tutti i giorni”. E’ così da tempo, quindi è una situazione che si conosce: per trovare soluzioni bisogna fare ragionamenti molto seri e approfonditi”.