L’Aquila. Villa Letizia dà il via con il prossimo stipendio all’applicazione del nuovo contratto nazionale, che sul fronte salariale stabilisce un incremento pari al 4,21% degli importi, ed un una tantum di 1.000 euro per tutti i lavoratori erogata in due tranche, 500 euro con la prossima mensilità e 500 euro con la successiva.
Lo comunica Simone Tempesta, segretario generale provinciale Fials L’Aquila, Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità.
Si rende, in questo modo, il giusto e doveroso riconoscimento ai lavoratori che erano in attesa del rinnovo del Contratto Nazionale AIOP-ARIS da 14 anni e che fin dai primi momenti della pandemia si sono adoperati, con responsabilità, impegno, spirito di sacrificio ed abnegazione garantendo l’erogazione dei servizi in un momento di estrema difficoltà sia per la struttura che per tutta la comunità.
Va messo in evidenza che la proprietà ha manifestato la volontà di farsi carico dell’intero onere del rinnovo contrattuale nonostante l’accordo nazionale preveda che le Regioni, e quindi anche l’Abruzzo, si facciano carico del 50% dei costi del rinnovo contrattuale, intervenendo contestualmente su budget e tariffe.
“Tutte le strutture che erogano assistenza ospedaliera e ambulatoriale a carico del SSN, infatti, sono finanziate secondo un ammontare globale predefinito (tetti di spesa) indicato negli accordi contrattuali stipulati”, continua il segretario Fials L’Aquila, “i criteri di remunerazione sono stabiliti in maniera omogenea per tutto il territorio nazionale e le tariffe massime remunerabili vengono calcolate su un campione rappresentativo di strutture accreditate, tenendo conto dei costi standard e dei tariffari regionali.
La Segreteria Provinciale FIALS esorta la Regione Abruzzo ad accelerare l’iter di approvazione delle delibere sulle risorse del contributo pubblico in modo che tutti i lavoratori della sanità privata abruzzese possano percepire gli importi contrattualizzati e si possano rendere sostenibili, per tutte le strutture sanitarie convenzionate, gli oneri del rinnovo contrattuale come è stato previsto in fase di stipula del contratto a livello nazionale con il ministro della sanità ed i rappresentanti delle regioni”.