Roseto degli Abruzzi. “Dispiace leggere le accuse infondate del Partito Democratico su Villa Clemente, soprattutto perché chi oggi punta il dito dimentica troppo in fretta come stavano realmente le cose. Quando ci siamo insediati, il progetto ereditato dall’amministrazione precedente era già stato bocciato, in quanto non coerente con i criteri e gli obiettivi previsti dal Ministero. Il rischio concreto era quello di perdere un finanziamento importante, perché la proposta lasciata in eredità non rispondeva né ai requisiti ministeriali né alle richieste della Soprintendenza che aveva bocciato completamente la proposta progettuale e di RFI. Si trattava di un progetto debole e limitato, che prevedeva una sala polifunzionale con scarsi 100 posti, senza alcuna reale valorizzazione di uno dei luoghi storici più significativi della nostra città.” Queste le parole di Enio Pavone, Gruppo Consiliare Fare per Roseto.
“Nonostante questo quadro complicato, l’attuale amministrazione, con il lavoro puntuale e competente dell’assessorato ai lavori pubblici guidato dal Vicesindaco Angelo Marcone, è riuscita in un’impresa tutt’altro che scontata: salvare i fondi, recuperare il finanziamento e rimettere in piedi un progetto completamente rivisto, all’altezza delle normative e delle aspettative della comunità. Il nuovo progetto, che ha più che raddoppiato la capienza e le potenzialità della struttura (da 100 posti scarsi a più di 260 posti), è stato elaborato nei tempi previsti, trasmesso agli enti competenti e sottoposto a tutte le verifiche necessarie. Oggi siamo nella fase conclusiva, con la società esterna incaricata che sta ultimando la verifica tecnica, seguita dalla validazione e infine dalla consegna dei lavori, per i quali è già stata affidata la direzione.
Non esiste alcun immobilismo, come strumentalmente viene affermato. Esiste invece un lavoro serio, costante e rispettoso dei passaggi tecnici e amministrativi richiesti. Soprattutto, esiste una collaborazione piena con la Soprintendenza, che – come noto – si prende i tempi necessari per analizzare progetti complessi come quello di Villa Clemente, ma che ha sempre dialogato con l’amministrazione in modo costruttivo, seppur il tutto ha richiesto tempi lunghi.
Come ha dichiarato il capogruppo Enio Pavone, “Il Partito Democratico oggi grida al ritardo, ma dimentica di dire che è stato proprio il suo progetto a essere respinto. È solo grazie all’impegno dell’amministrazione e del Vicesindaco Marcone se oggi possiamo restituire con l’avvio delle lavorazioni imminenti, alla città una Villa Clemente vera, utile, moderna, all’altezza della sua storia. Le polemiche sono legittime, ma se sono scollegate dalla realtà diventano solo rumore.”
Noi continuiamo a lavorare lontani dalle polemiche, portando avanti progetti veri, con serietà e visione. Villa Clemente non sarà un contenitore vuoto, ma un centro vivo di cultura e socialità, capace finalmente di restituire a Roseto un patrimonio storico degno di essere vissuto.”