Chieti. Passate le festività pasquali in cui si svolge a Chieti l’antico rito della Processione del Venerdì Santo dal IX secolo, a cui è legata la protezione divina della città che dall’802 d.C. non subisce rovinosi saccheggi e distruzioni, sembra che l’identità teatina venga accantonata in soffitta per il successivo Venerdì Santo. Ma, il rilancio di Chieti deve invece puntare molto su un nuovo impulso del marketing del suo nome e delle sue nobili origini che affondano nel mito del Pelide Achille con i suoi guerrieri mirmidoni, della città che risorge dalle ceneri come l’ “Araba Fenice” nei momenti di difficoltà di cui parlava lo storico Ludovico Gatto, concetto da me ripreso nei miei libri sulla storia della città: “Chieti Medievale” (2013), “Chieti nella Tarda Antichità” (2015) e “Chieti e l’Araba Fenice” (2018).
Del mito della città devono far parte oltre ai luoghi simbolo nel tempo della vita teatina da preservare, valorizzare e riqualificare, come ovviamente il centro storico e l’area industriale di Chieti Scalo, in primis i suoi importanti personaggi del passato come Asinio Herio, magistrato teatino nella “Guerra Sociale” fra Romani e Italici, il letterato e condottiero Gaio Asinio Pollione a cui viene concesso il trionfo per la vittoria sui Dalmati, Asinio Gallo che sarà uno dei pretendenti alla porpora imperiale dopo Ottaviano Augusto, San Giustino che sembra aver avuto un ruolo importante durante il sacco dei Goti nei primi anni del V secolo, il Conte Roselmo gastaldo longobardo di Teate che resisterà all’esercito carolingio di Carlo Magno.
A tal proposito, i miei libri su Chieti hanno sempre avuto la finalità di far conoscere la storia della città, con un linguaggio semplice e fruibile a tutti, sdoganando la sua identità da certi comportamenti snob ed elitari di parte dell’opinione pubblica cittadina che anziché portare avanti politiche inclusive ha sempre avuto tendenze lobbystiche. La strada giusta, invece, ritengo sia quella di cercare di far apprezzare e sentire partecipi soprattutto le nuove generazioni alle sorti della città.



