Chieti. L’avvio della procedura per la Valutazione di Impatto Ambientale “in sanatoria” e postuma, cioè ad opere in parte realizzate, rimette in pista il progetto per la costruzione del parco commerciale “Mirò” a Chieti, di cui sono stati realizzati alcuni edifici, nessuno dei quali ultimato, ed i cui lavori sono fermi da diversi mesi in seguito ad alcune pronunce della giustizia amministrativa. Il Comitato V.I.A. della Regione
Abruzzo, adeguandosi a un’ordinanza del Tar Pescara, ha concesso alla Sile Costruzioni, l’impresa che sta realizzando l’opera e che aveva presentato ricorso per ottenere l’annullamento, previa sospensione, del giudizio di improcedibilità emesso lo scorso 14 ottobre dal Coordinamento Via sulla revisione dell’istanza per il rilascio della Via postuma, 15 giorni per integrare la documentazione e l’iter ripartirà con le osservazioni del pubblico.
A intervenire sulla vicenda è Forum H2O che punta l’indice contro la riforma del Testo Unico Ambientale approvata nel 2017 che introduce la possibilità per le aziende di attivare la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale “a posteriori” e “a sanatoria”, cioè ad intervento realizzato in tutto o in parte. “Queste procedure piuttosto surreali possono sempre concludersi in teoria con il rigetto, ma aprono ovviamente un’autostrada ad interventi che mettono tutti “davanti al fatto compiuto”, magari con il ricatto occupazionale dei cantieri aperti o dell’impianto ormai funzionante o la possibile richiesta di danni nei confronti dei funzionari chiamati ad esprimersi – si legge in una nota del forum abruzzese dei movimenti per l’acqua. Senza una modifica restrittiva alla norma nazionale sarà sempre più frequente il ricorso a queste sanatorie, parziali o totali. I parlamentari abruzzesi potrebbero darsi da fare depositando emendamenti per cancellare questo obbrobrio normativo. I parlamentari europei dovrebbero segnalare alla Commissione quanto sta accadendo in Italia.
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Purtroppo le ulteriori modifiche alle procedure di V.I.A. introdotte pochi mesi fa dal governo Draghi e votate a larga maggioranza vanno nella stessa direzione della deregulation generale in materia ambientale per cui nutriamo poca speranza in un ravvedimento operoso”.In vista della riunione del Comitato V.I.A., attraverso l’avvocato Francesco Paolo Febbo, hanno presento osservazioni Wwf Chieti Pescara, Confcommercio Chieti, Confesercenti Chieti e CNA Chieti che ha sempre si battono contro la realizzazione di Mirò, evidenziando che la V.I.A. a posteriori, come da consolidata giurisprudenza, è possibile solo e soltanto su opere e impianti già in esercizio sui quali all’epoca della costruzione l’amministrazione procedente non ha ritenuto necessario svolgere né la verifica di assoggettabilità né la V.I.A. Tale possibilità – è scritto nelle osservazioni – , non è invece in alcun modo ammessa per opere già sottoposte, con esito negativo, alla Valutazione Ambientale. Le associazioni evidenziano come la Corte di Giustizia U.E. con la sentenza sentenza del 28 febbraio 2018, nella causa C 117/17, abbia infatti avuto modo di sottolineare il principio generale sul carattere preventivo della V.I.A., ossia sulla necessità che tale procedura venga svolta prima dell’autorizzazione del progetto-impianto- attività. Per le associazioni è evidente quindi che la V.I.A. in sanatoria non si giustifica a fronte di un giudizio già espresso di rigetto e ribadito in più occasioni nella procedura ordinaria.