
L’Aquila. La Corte di Cassazione si è pronunciata sulla sentenza del lavoratore della Motorizzazione dell’Aquila, discriminato rispetto ad altri colleghi in quanto escluso dalle sedute di revisione.
Ludovico Milani, assistito dall’avvocato Isabella Di Benedetto, aveva già vinto il giudizio di primo grado davanti al giudice del lavoro, ma ora che anche la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla sentenza, dando ragione al dipendente della Motorizzazione, verrà risarcito per un importo totale di € 6.000,00, che comprendono l’indennizzo per il periodo incriminato, che va da novembre 2008 a maggio del 2011.
Le discriminazioni verso Milani erano iniziate quando il dipendente era stato nominato sindacalista all’Rsu. Da allora più volte era stato escluso sistematicamente dai turni di revisioni, ma non era mai stato chiarito il perché. Dopo il giudizio di primo grado del giudice del lavoro il ministero delle infrastrutture e dei trasporti aveva fatto ricorso, ma a nulla è servito perché con la sentenza del 7 luglio scorso i giudici della Corte di Cassazione hanno definitivamente confermato che sarebbe stato leso il diritto di parità di trattamento rispetto agli altri colleghi e pertanto Milani deve essere risarcito.


