L’Aquila. “Sole e cenere sono le dimensioni di fronte cui si trova l’anima quando una persona amata viene a mancare. Sono da un lato il tentativo di ricomporne l’immagine felice e dall’altro il suo sgretolarsi in mille pezzi. Sono allo stesso momento l’occasione di rovesciare il senso dell’abbandono nella libertà di sbarazzarsi del suo peso e tornare a volare”, Angelo Costantini in arte Costa, ” Vent’anni di canzoni. Vent’anni in cui le parole hanno percorso note per me indissolubili. Affascinato dal canto lirico di mio padre, tenore e appassionato dei classici di musica napoletana, inizio adolescente a scrivere le prime canzoni di matrice romantica”.
“Ma presto l’inclinazione mi spinse a trattare tematiche filosofiche e interrogativi intimi tramite l’ormai inseparabile sei corde. Iniziarono i primi concerti tra Pescara, Roma e Venezia. Concerti in cui potevo finalmente dare sfogo alla mia libera espressione”.
“Dopo una prima demo registrata in uno studio di Venezia, aver partecipato a due edizioni dell’Indipendente Festival e aver vinto una edizione del “porto allegro music contest”, conclude il cantautore Costantini”, decido finalmente di intraprendere professionalmente l’avventura di cantautore con una vera produzione che darà vita al mio primo album in uscita per marzo 2020″.