L’Aquila. La Lombardia e l’Abruzzo si contendono il primato di high spender in Italia nelle vendite di vino online, con 11 euro di prezzo medio a bottiglia, seguiti da Veneto (9,5 euro), Sicilia (8 euro) e Molise (6,5 euro). A sorpresa Gallarate,vince il premio di città che investe di più per una bottiglia di vino. In questa produttiva cittadina della provincia di Varese, il prezzo medio di vendita al pubblico per bottiglia arriva a circa 17 euro (il 95% in più rispetto a Genova e il 120% in più rispetto a Napoli). A seguire Firenze (13,5 euro), Milano (10 euro) e Roma (9 euro). “Nel complesso osserva l’amministratore delegato di Tannico Marco Magnocavallo, è certamente il Nord e a seguire il Centro a spendere mediamente di più per l’acquisto di vino. L’Abruzzo dato un reddito pro capite mediamente più basso di quello della Lombardia è in assoluto la regione che spende di più per bere vino”. L’indagine, che ha coinvolto 50mila consumatori, è stata presentata a Vinitaly da Tannico, il portale che dichiara di consegnare 3 su 10 delle bottiglie vendute on line. Al top delle preferenze nel canale ecommerce, precisa Magnocavallo, “grandi marchi con una specifica attenzione all’immagine e al posizionamento del prodotto. Sono i prodotti più venduti in Italia. Il settore vinicolo sembra quindi avvicinarsi sempre di più alle dinamiche dei brand che nel lifestyle e nella moda hanno puntato da anni sull’immagine della marca”.
Nella vendita di vino online l’indagine Tannico conferma il primato dei grandi brand, che battono i piccoli produttori in termini di vendite (10%), considerati probabilmente più affidabili per i neofiti del calice, che mostrano fatica a orientarsi nel mare magnum delle cantine italiane. Al primo posto, secondo il maxi panel di 50mila consumatori, la cantina siciliana Donnafugata (9,67%), simbolo del rinascimento enoico del Sud. Di misura, la trentina Ferrari (9,56%) si conferma il re delle bollicine made in Italy da metodo classico, mentre il bronzo per i più venduti se lo aggiudica Tramin, una cantina altoatesina che coniuga i grandi numeri a quella costanza qualitativa tipica delle migliori realtà artigianali. A seguire Contadi Castaldi (6,07%), Tenuta San Guido (6,02%) San Michele Appiano (5,65%), Bertani (5,21%), Antinori (5,14%) Bellavista, (4,87%) e Planeta (3,99%).