Chieti. Il centrosinistra al Consiglio comunale di Chieti presenterà un ricorso al Tar contro la decisione della Giunta comunale di mettere in vendita una delle tre farmacie comunali per trovare i fondi necessari a raggiungere il pareggio del bilancio di previsione che nei prossimi giorni verrà portato all’approvazione del Consiglio comunale. Un bilancio che, oltre alla vendita della farmacia, prevede la privatizzazione dei quattro asili nido comunali, del trasporto scolastico e un ”taglio” del 15% delle spese in materia sociale. Ad annunciare che la minoranza darà battaglia anche in Consiglio comunale è stato il consigliere, già candidato sindaco, Luigi Febo, con il collega Diego Ferrara in rappresentanza della minoranza di centro sinistra. Febo, ha definito illegittima l’intera procedura che riguarda la vendita di una delle farmacie di proprietà dell’azienda speciale multiservizi del Comune Chieti Solidale. ”La vendita è illegittima – ha detto Febo in conferenza stampa – perchè Chieti Solidale ha autonomia patrimoniale e deve dimostrare di non aver bisogno di una delle farmacie motivando tale decisione. Il socio, cioè il Comune, può dare solo un’indicazione e in ogni caso l’eventuale utile potrà finire sul bilancio del Comune solo nel 2019. Dunque se il Tar ci darà ragione, salta il pareggio di bilancio che è stato previsto per il 2018”. Febo ha poi commentato il parere espresso dai Revisori dei Conti del Comune sul Dup, il documento unico di programmazione, laddove, nella principale riserva espressa, i Revisori evidenziano ”l’assenza di un piano di rientro della posizione di Tesoreria che si riflette sulla impossibilità di governare il raggiungimento del pareggio di cassa entro il 31 dicembre 2018”.
”Nonostante i tagli e i fumogeni del sindaco e dei suoi sodali- ha detto ancora Febo – nel Dup non è dato rinvenire nulla che faccia presagire la possibilità di risanare i gravi problemi di liquidità dell’ente e che hanno rappresentato la principale preoccupazione espressa nei richiami formulati dalla sezione regionale della Corte dei Conti. Il pressapochismo dell’amministrazione Di Primio e l’incapacità di programmare la gestione dell’ente è ormai acclarata. La cosa davvero imbarazzante – ha poi evidenziato Febo – è che lo schema del Dup aggiornato è stato scopiazzato da quello di un altro Comune e precisamente dal Comune di Senago, città della cintura milanese di 21mila abitanti: della scopiazzatura è rimasta impressa una traccia evidente anche nella delibera approvata dalla Giunta il 24 aprile scorso”. Il consigliere Enrico Raimondi, già candidato sindaco con L’Altra Chieti, in una nota evidenzia che ”l’incapacità dell’amministrazione comunale non la possono pagare ancora i cittadini di Chieti. La scelta compiuta dalla giunta Di Primio, di privatizzare gli asili nido e di cedere una delle farmacie comunali – scrive Raimondi – , è finalizzata a tentare di evitare il dissesto finanziario del Comune di Chieti, il cui responsabile principale è il primo cittadino e chi continua ancora a sostenerlo. Sono anni, infatti, che la Corte dei Conti ha invitato il Comune a tenere sotto controllo i conti, ma Di Primio e i suoi accoliti hanno continuato a fare finta di nulla, con il risultato che oggi, per non ammettere il loro fallimento politico, Chieti rischia di perdere servizi fondamentali per le persone come asili nido e trasporto scolastico”.