Chieti. Manca poco alla vendemmia 2023 che, in un’annata complessa come questa, sta pagando un caro prezzo a causa degli effetti dei cambiamenti climatici tra ondate di calore e maltempo che hanno danneggiato i vigneti. A rischio i vini simbolo del territorio, Trebbiano e Montepulciano.
Nel trimestre aprile-giugno 2023, le piogge hanno imperversato, con valori sopra 400 mm, ad Atri (Teramo), Orsogna (Chieti), Ortona (Chieti), Teramo, Tocco da Casauria (Pescara) e Vicoli (Pescara), favorendo la diffusione della plasmopara viticola (agente eziologico della peronospora). E’ quanto emerge da un’inchiesta dei tre Bicchieri a firma di Gianluca Atzeni per Gambero Rosso, come riferisce una nota della Cia, Agricoltori Italiani Abruzzo.
C’è un’oggettiva difficoltà in provincia di Chieti, dove il calo produttivo per problemi fitosanitari è stimato tra
30% e 40%. Nel 2022, gli ettolitri di vino rivendicati furono 1,15 milioni, di cui 0,83 milioni di solo Montepulciano d’Abruzzo.
“Secondo le valutazioni dei nostri esperti, le condizioni climatiche e agronomiche della regione Abruzzo non hanno contribuito a creare un ambiente ideale per la crescita e la maturazione delle uve – afferma il presidente Cia Abruzzo Nicola Sichetti – Come Cia faremo il possibile per sostenere i nostri associati e i viticoltori in questo periodo difficile, ma a volte da annate complicate nascono vini buonissimi.
Adesso speriamo che la stagione estiva continui con caldo e sole per raggiungere buoni livelli qualitativi. Una
vendemmia, insomma, che ci mette di fronte al fatto che dobbiamo puntare ancora di più sulla ricerca per
aiutare alcune varietà a essere più resistenti alle condizioni climatiche avverse che si presentano in stagioni
difficili come questa”.