L’Aquila. Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha approvato a maggioranza l’istituzione della commissione di inchiesta sui veleni di Bussi sul Tirino (Pescara). L’assemblea ha votato positivamente il provvedimento, si sono astenuti i pentastellati per i quali l’iniziativa è tardiva e “fuori sede” vista la competenza nazionale della tematica. La proposta è stata presentata dal gruppo di opposizione di centrosinistra, primo firmatario l’ex vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, candidato alla presidenza per la coalizione alle elezioni del 10 febbraio scorso, e da esponenti della maggioranza di centrodestra.
Legnini, indicato come favorito alla presidenza della neonata commissione, nel ruolo di sottosegretario all’economia con delega alla editoria e alla ricostruzione negli anni scorsi aveva stanziato circa 50 milioni di euro per la prima bonifica pubblica, con il bando esperito dall’allora commissario per l’emergenza, il compianto Adriano Goio, che è al palo da tempo.
Lo scopo dell’organismo è quello di arrivare, in sei mesi, a chiarire lo stato del procedimento di bonifica, gli interventi fatti e da fare, le iniziative di monitoraggio, il perché dei tanti ritardi, le eventuali omissioni e inadempimenti. La commissione sarà presieduta da un consigliere tra quelli che indicherà l’opposizione. I componenti saranno poi nominati dal presidente in maniera proporzionata alle forze dell’assise.