L’Aquila. “Mi sento benissimo. La scelta è stata una scelta abbastanza naturale. Mi sono offerta di essere vaccinata e sono stata scelta fra i primi come simbolo per dire di fidarsi e credere in questa scelta credo sia un esempio per gli altri operatori sanitari ma anche per tutta la popolazione”. Così Maria Rosaria Capobianchi, direttore laboratorio di virologia dello Spallanzani prima vaccinata in Italia, che partecipò a diagnosticare la prima infezione di Covid-19.
“Dobbiamo fidarci della scienza, non possiamo tirarci fuori. Le
scelte fatte sono ponderate e prese sulla base di valutazioni scientifiche. Il fatto di essere arrivati con un vaccino in un tempo che non supera nemmeno un anno è per il mondo intero, per la scienza e per la medicina – ha proseguito Capobianchi, docente di Biologia Molecolare all’Università di Roma UniCamillus – un progresso enorme, che era inatteso. Penso che noi tutti dobbiamo cogliere questa opportunità salutarla con grandissima gratitudine, con grandissimo riconoscimento”.
“Al momento – ha proseguito parlando a Sky – è il presidio più efficace e più promettente per combattere e per
arginare la diffusione di questa infezione. Il messaggio è di fiducia e di invito a condividere questa scelta
perchè è una scelta di consapevolezza e una scelta di fiducia”. E sulla sicurezza: “I vaccini sono stati testati e
approvati dalle nostre agenzie regolatorie non vi vedo motivo di preoccupazione. Vedo molta preoccupazione
invece nell’evoluzione naturale dell’infezione per cui penso che tutti dobbiamo abbracciare questa scelta, farla,
sostenerla e diffonderla all’interno della cerchia dei nostri contatti”