“Bisognerà fare una riflessione molto ampia tra dieci o quindi giorni quando della variante Omicron sapremo molte cose che stiamo imparando, per esempio stiamo imparando che questa variante ridurrà di un’altra piccola percentuale la nostra capacità di reagire dal punto di vista immunologico. Sarà una piccola riduzione, non una completa inefficacia dei vaccini, e questo è importante. Però abbiamo perso un po’ con la Delta, un po’ con la Omicron. Dobbiamo iniziare a pensare allora di usare anche i tamponi in alcune situazioni. Il tampone in entrata ci dà un vantaggio di tempo per completare le terze dosi. Così a ‘Buongiorno’ su Sky TG24, Guido Rasi, consulente del commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo. Rasi ha quindi tenuto a chiarire l’importanza di fare il vaccino “per prevenire la malattia”.
“Nonostante il vaccino ci infetteremo in molti ma c’è molta differenza tra essere infettato e essere ammalato”. “La protezione data dal vaccino – ha spiegato – è basata su un calcolo probabilistico molto alto. Muoiono 16 non vaccinati per ogni vaccinato con 3 cicli. Questo è il motivo per cui vaccinarsi. Bisogna poi distinguere tra malattia e infezione. Prevenire l’infezione di un virus con l’aerosol è molto difficile, prevenire col vaccino è possibile”. Inoltre, aggiunge Rasi, “la variante Omicron è di una velocità spaventosa nel contagiare, speriamo sia solo capacità d’infezione e non malattia, questa speranza per ora la abbiamo, c’è questo spazio di ottimismo. Sulla omicron per ora sappiamo poco, tante chiacchiere e pochi dati”. Sappiamo, per esempio che ha una velocità di replicazione 70 volte più veloce della Delta, che attacca meno i polmoni e un po’ di più i bronchi, che è meno peggio. “Sappiamo però anche che se infetta tante persone e l’indice di mortalità è lo stesso, comunque alla fine ci saranno più persone morte. Ci manca il dato finale di quale sia la percentuale di perdita di efficacia dei vaccini rispetto alla Omicron”.