Roma. Un totale di 15.926 casi di vaiolo delle scimmie sono stati identificati da 38 paesi e aree in tutta la regione europea fino al 2 agosto 2022; 399 sono stati ricoverati in ospedale, due sono deceduti. Il paese europeo che conta più casi è la Spagna, con 4.577. Lo indica il bollettino di sorveglianza pubblicato dall’Ecdc, lo European Centre for Disease Prevention and Control. I dati basati sui casi sono stati riportati per 15.624 contagiati segnalati da 32 paesi all’Ecdc e all’Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), attraverso il sistema di sorveglianza europea (TESSy).
Di questi, 15.524 sono stati confermati in laboratorio. La prima data di insorgenza dei sintomi di vaiolo delle scimmie nella regione europea, riporta l’agenzia, è stata segnalata l’11 marzo 2022. Fino a oggi, la maggior parte dei casi aveva un’età compresa tra 31 e 40 anni (41%) ed erano maschi (99,1%). La maggior parte delle persone contagiate ha presentato un’eruzione cutanea (94,8%) e sintomi sistemici come febbre, affaticamento, dolore muscolare, brividi o mal di testa (65%). Sono stati 399 i casi che sono stati ricoverati in ospedale (5,6%), di cui 150 casi hanno richiesto cure cliniche. Tre le persone che sono stati ricoverati in terapia intensiva, di cui una per ragioni non correlate al vaiolo delle scimmie, mentre altre due sarebbero morti per questa infezione. Dopo la Spagna, il paese europeo con più contagi è la Gran Bretagna (2.759), seguita da Germania (2.724), Francia (2.054) e Olanda (927), Portogallo (633), Italia (505, notificati martedì dall’Istituto per le malattie Infettive Spallanzani).


