L’Aquila. Calcolata sull’ultima settimana la media delle vaccinazioni quotidiane in Abruzzo: è al momento di oltre 6mila dosi. Rispetto alla popolazione overottantenne, risultano aver ricevuto la prima dose 75.732 cittadini su 104.003 pari al 72,8 per cento. Per quanto riguarda invece i settantenni, hanno fin qui ricevuto almeno la prima dose solamente 21.936 cittadini su 130.572, ovvero il 16,8 per cento. Mantenendo l’attuale ritmo di vaccinazione e dando la priorità assoluta ai cittadini più anziani, in Abruzzo la fascia di popolazione oversettantenne verrà quindi messa in sicurezza con la somministrazione di una prima dose soltanto il prossimo 3 maggio 2021. Lo sostiene il “Centro studi Impresa Lavoro” di Udine sulla base dell’elaborazione dei dati forniti di Istat e Ministero della Salute. “Il criterio per la somministrazione vaccinale deciso dal Governo Conte e dall’ex commissario Arcuri, che privilegiava alcune categorie professionali, ha fortemente penalizzato i cittadini più anziani e quindi maggiormente esposti al rischio di contrarre il coronavirus”, ha osservato l’imprenditore Massimo Blasoni, presidente di Impresa Lavoro. “Si è trattato di un grave errore, che per fortuna è stato corretto dal Governo Draghi e dal generale figliuolo. Adesso va recuperato con ogni mezzo il tempo perduto, per garantire non soltanto i cittadini più fragili, ma anche le condizioni minime per la ripartenza delle imprese e per la tenuta economica delle famiglie”.