Teramo. “La Segreteria Provinciale Teramana Uspp esprime il proprio compiacimento per la brillante operazione svolta dagli uomini della Polizia Penitenziaria che, nella nottata del 18 agosto 2022 hanno scortato in urgenza all’Ospedale Civile Mazzini di Teramo un detenuto di origini magrebine in evidente stato di agitazione con tagli profondi alle braccia e in parti sparse del corpo”.
Così in una nota dell’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria.
“Nella tarda serata del 17 agosto”, riferisce il comunicato, “il recluso si era gravemente autolesionato utilizzando una comune lametta da barba mentre un suo connazionale stava creando disordini all’interno del carcere di Castrogno tentando di appiccare un incendio nella sezione di appartenenza
mediante il lancio di bombolette di gas accese. Il soggetto, presso la locale infermeria dove gli venivano prestate le prime cure del caso, tentava più volte di aggredire con una lametta l’ Ispettore di Sorveglianza, minacciandolo di
morte.
Successivamente, durante le fasi di trasporto in ambulanza del 118 e all’interno del Pronto Soccorso del nosocomio cittadino, il facinoroso creava tensioni e disagi per la sicurezza. Solo grazie alla professionalità’ dei Poliziotti Penitenziari di scorta e dei colleghi della Polizia di Stato chiamati in ausilio, si è riusciti ad evitare disordini anche all’interno del Pronto Soccorso, il detenuto alla sola vista del Taser in dotazione ai colleghi della Polizia di Stato,
si è calmato e ha permesso ai sanitari di procedere alle cure necessarie”.
La nota riporta anche quanto considerato in un comunicato precedente, del marzo 2022, rispondendo alla Camera ad un’interrogazione dell’on. Luca Paolini sulla possibile sperimentazione del teaser da parte della polizia penitenziaria: “L’uso del taser costituirebbe un passo importante verso la direzione della tutela dell’incolumità fisica degli agenti e del mantenimento dell’ordine e della disciplina delle carceri italiane. Non deve stupire, infatti, come l’utilizzo di questo tipo di dissuasore elettrico possa risolvere, sul nascere, molti eventi critici che quotidianamente si verificano negli istituti penitenziari e all’esterno durante traduzioni o piantonamenti di detenuti”.