Teramo. L’Università di Teramo istituisce il premio “Giulio Regeni” – il giovane ricercatore italiano dell’Università di Cambridge, torturato e ucciso al Cairo il 25 gennaio 2016 – che sarà consegnato il prossimo 15 febbraio al miglior dottorando in biotecnologie molecolari e cellulari. Il premio verrà conferito dal rettore Dino Mastrocola alle 17.30 alla presenza del presidente italiano di Amnesty International, Antonio Marchesi, con lo scopo di promuovere la dimensione internazionale della comunità scientifica e la libertà della ricerca come imprescindibili valori di crescita sociale.
“La dimensione internazionale del dottorato – spiega Barbara Barboni, delegato per la ricerca e la progettazione scientifica si coglie chiaramente scorrendo il programma dell’evento: molti dei dottorandi, 35 degli oltre 40 iscritti al corso, che si sfideranno nella competizione scientifica della giornata hanno conseguito la loro laurea all’estero, spesso al di fuori dei confini europei.
È proprio con questa visione che prese il via sei anni fa il Dottorato in biotecnologie molecolari e cellulari che, coordinato dall’Università di Teramo, è stato istituito in consorzio con l’Università dell’Aquila con l’intento di convogliare in un unico percorso di alta formazione le migliori figure regionali del settore delle biotecnologie biomedicali”.
La giornata sarà aperta da un ospite d’eccezione, il professor Michele De Luca, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, con una lezione magistrale intitolata ‘Epithelial stem cells in cell and gene therapy’: De Luca testimonierà il suo impegno nel settore della medicina rigenerativa portando all’attenzione della platea i tanti risultati clinici ottenuti nel campo della ricostruzione cornea e cutanea approcciata in modo innovativo utilizzando terapie geniche e trattamenti con cellule staminali epiteliali, che fanno del Centre for Regenerative Medicine “Stefano Ferrari”, da lui diretto, un punto di riferimento mondiale.