L’Aquila. Mercoledì 14 Dicembre alle ore 20:30 si è svolta presso la mensa di Campomizzi, attuale residenza universitaria, l’assemblea riguardante il quadro generale di residenzialità e borse di studio. A prendere parola è stato il nuovo coordinatore dell’ Udu Giacomo Piccolo affiancato dall’uscente coordinatore Matteo Paoletti.
L’assemblea ha visto la partecipazione di più di cento studenti che percepiscono l’instabilità dei loro diritti da studenti universitari. In particolare, si è discusso animatamente sulla questione relativa allo studentato. A tale proposito Giacomo Piccolo ha dichiarato che la prossima residenza universitaria, secondo la Presidente dell’ADSU, sarà la struttura “il Moro” dell’ATER, in una zona mal collegata e con grandi difficoltà nel raggiungere i poli universitari, senza servizi quali la mensa, aule studio e bar e, come se non bastasse, le utenze saranno a carico degli studenti stessi.
Questo risulta inaccettabile in quanto non cambierebbe nulla rispetto a procedere ad una soluzione residenziale individuale. Quindi la richiesta, non solo dell’Udu ma dell’intero corpo studenti è chiara: “Vogliamo restare a
Campomizzi, in quanto ben collegata e dotata di tutti i servizi che uno studentato dignitoso deve avere. Vogliamo restare finché la nuova residenza non sarà costruita e accessibile.”
Altra questione critica è quella relativa alle borse di studio. Così come tutti gli altri anni non è possibile pensare ad una copertura totale delle borse di studio unicamente con i fondi ministeriali. Si invita quindi la Regione a mettere subito la quota che gli è dovuta, ovvero almeno il 40% rispetto a quanto stanziato dal Ministero, in maniera tale che tutti gli studenti possano riceverla in tempo utile. Se la Regione non dovesse stanziare subito i fondi, molti studenti, pur idonei, rimarrebbero fuori dall’erogazione della borsa, finendo così per trovare
sul proprio percorso universitario numerose criticità di tipo economico, mentre per qualcuno ciò significherebbe anche l’impossibilità di proseguire gli studi nella nostra città. Quello che si chiede come studenti è che nessuno venga escluso dal diritto allo studio. In conclusione il coordinatore Giacomo Piccolo ha ricordato come: “Studiare è un diritto, non è un premio o una concessione. Gli studenti si aspettano risposte da Adsu e Regione,
tali da dare certezze sulla residenzialità e sulle borse di studio. Su questo siamo pronti a nuove mobilitazioni”.