È la importante testimonianza di Francesca Cappelletti, 24 anni, funzionaria della Pubblica amministrazione e studentessa in Giurisprudenza all’Università telematica “Leonardo da Vinci”, Unidav, che ha accettato di dire la sua sui benefici della rivoluzione innescata in campo universitario dalle realtà telematiche.
“Sono arrivata all’Unidav a seguito di una carriera pregressa – spiega Cappelletti -. Sono stata studentessa di un Ateneo tradizionale e ho optato verso questa soluzione per una questione di opportunità, proprio per conciliare studio e lavoro”.
Unidav, nata nel 2004 sostenuta dalla Fondazione dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti e Pescara, con sede a Torrevecchia Teatina, conta 600 studenti ed è l’unica tra le 11 telematiche italiane ad essere collegata ad una Università statale. L’università telematica, oltre ad offrire un percorso universitario triennale in Scienze dell’educazione e della formazione, uno magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, ed ancora master di I e II livello in Educazione e formazione, Economia e management, Salute e benessere, e da questo autunno in Nutrizione e clinica sportiva, promuove anche numerosi corsi di Alta formazione e di perfezionamento.
“Inoltre – aggiunge – da dipendente della Pubblica amministrazione ho la necessità di aggiornarmi continuamente, e in questo senso Unidav è una bella opportunità per crescere anche professionalmente. Spesso ci approcciamo da un punto di vista pratica al Diritto, alle normative, ma è molto utile avere solide fondamenta e conoscenze in continua evoluzione”.
“La principale differenza con un Ateneo tradizionale – spiega ancora Cappelletti -, è che qui non si è costretti a seguire le lezioni in presenza, possiamo contare su una efficiente piattaforma telematica, oltre al materiale didattico fornito dai docenti, in ogni momento della giornata”.
“Senza questa importante occasione avrei sicuramente dovuto lasciare qualcosa indietro, come capita a molti. È un percorso che consiglio a tutti”, conclude.