L’Aquila. “Nei Comuni montani, in tutti i Comuni, se il tema oggi è la vigilanza, si passa da un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine a un supporto delle associazioni del volontariato organizzato che compongono il Sistema di Protezione civile (Aib, Croce Rossa, Anpas, Soccorso Alpino) e d’arma (Carabinieri in congedo, Alpini, fanti). Hanno formazione e conoscenze. Sono aggiornati e hanno un coordinamento all’interno del Sistema di Protezione Civile che funziona proprio nel lavoro congiunto tra Enti locali, Sindaci e Amministrazioni, e appunto Volontari. Lo sperimentiamo sempre, da sempre, in ogni emergenza, anche questa”. Lo afferma in una nota il presidente dell’Uncem, l’Unione delle comunità montane, Marco Bussone.
“I Volontari sono impegnati “, aggiunge,” oltre che a reggere il fronte dell’emergenza, a educare la popolazione ad avere comportamenti responsabili. Potenziamo quanto c’è già. Se il territorio ravvisa la necessità di un aiuto, si attiva il sistema, il ‘Centro operativo comunale’ pianifica i punti critici e all’interno del Piano comunale di Protezione civile si interviene con il supporto di chi è abituato a fare informazione alla popolazione. Tutto questo se si riscontra una necessità legata all’emergenza e a far ripartire il paes”.
“Non stiamo parlando di sagre, fiere o eventi programmati, bensì”, conclude il presidente dell’Uncem,”di rimettere in funzione il tessuto delle nostre città, dei nostri paesi. Il tavolo nazionale del coordinamento del Volontariato della Protezione Civile può verificare e affrontare ogni necessità”.