Lanciano. C’e’ un po’ di Abruzzo in Alfred, il primo ‘maggiordomo’ dell’era digitale che si occuperà di accendere la macchina del caffè, di alzare le tapparelle e di controllare i consumi elettrici anche se in casa non c’è nessuno. Alfred Smart Home, questo il nome della app che a breve verrà rilasciata nella sua prima versione 1.0, sbarca oggi con i suoi inventori ingegneri italiani negli uffici della Microsoft di Londra in Liverpool Street. Tra loro una giovane e brillante abruzzese, Silvia Di Nardo, 25 anni, di Lanciano, selezionata insieme al suo team a settembre dalla Microsoft Ventures londinese per un programma di accelerazione del progetto. “Alfred Smart Home è un’applicazione per smartphone e tablet che permette di controllare tutti i dispositivi smart presenti in casa, dai termostati, alle luci, agli elettrodomestici, anche quando in casa non c’è nessuno”, spiega all’Agi Silvia Di Nardo, tesi di 6 mesi in Canada, una laurea magistrale in ingegneria informatica a Roma Tre, Chief Information Officer e co-fondatrice della app che prende il nome dal maggiordomo del supereroe dei fumetti, Batman. “Sostanzialmente sono responsabile della scelta delle tecnologie utilizzate in Alfred e coordino le attività di sviluppo software, ma mi occupo anche delle scelte decisionali sulle strategie di business”, aggiunge Di Nardo, unica donna di un team quasi tutto italiano. Oltre a lei, tra i co-fondatori della società BrainDrain Solutions Ltd figurano gli ingegneri Nicola Russo, Michele Galli e Giuseppe Matrella, il visual designer Adam Lamkharbech e Marco Matera. Ma perche’ Londra? “La scelta è dovuta principalmente alla dimensione del mercato in cui operiamo, lo Smart home & buildings: è una città molto costosa, ma è anche la capitale mondiale della Finanza, dove si investe sulle persone”, spiega Di Nardo. “In Italia siamo stati respinti perché ritenuti non pronti e, probabilmente a causa della concezione arretrata della smart home, concepita come troppo futuristica, ci hanno consigliato di riprovarci in futuro. Non ci siamo arresi e senza pensarci due volte ci siamo trasferiti a Londra: qui il mercato è decisamente più pronto e grande e inoltre il made in Italy fa fortuna fuori dall’Italia. Abbiamo trovato professionisti che fin da subito hanno creduto e investito in noi: ad oggi, in meno di tre mesi, ci ritroviamo nel programma di accelerazione di Microsoft Ventures e tra i 5 finalisti del programma JLab di John Lewis, che mette in palio 100mila sterline e un contratto di partnership per il vincitore, che scopriremo mercoledì. Inoltre, siamo vicini al rilascio della versione 1.0 e l’8 dicembre avremo uno stand durante il TechCrunch Disrupt UK, un’importante manifestazione sulla tecnologia per cui stiamo preparando una bella sorpresa”.