L’Aquila. “Da sempre abbiamo pensato che ricostruire i palazzi e le case non è sufficiente se in quelle case non
porti persone che hanno un lavoro. Ecco perché, accanto alla ricostruzione fisica, bisogna anche effettuare una ricostruzione del tessuto produttivo attraverso una vera e propria svolta sociale.
Promuovere una crescita economica duratura e sostenibile e la massima occupazione dei cittadini è
uno degli obiettivi fissati da questa amministrazione che, pur non avendo competenze specifiche
sul tema lavoro, lo considera come obiettivo morale e prioritario da perseguire.
In quest’ottica, l’attività di ricostruzione e crescita della città, deve necessariamente passare anche
attraverso l’insediamento di nuove Aziende in grado di assorbire la forte domanda di lavoro degli
aquilani.
Con il sindaco Biondi da tempo abbiamo cominciato a lavorare su questo tema riuscendo a portare in città una nuova Azienda che, a regime, riuscirà ad assumere almeno 200 giovani. Hexa, che inizierà la sua attività tra un mese, è un BPO (Business Process Outsourcing) specializzato nelle tematiche del Customer Care legate al credito e al cash-in, che opera per grandi player nei settori telco, energy etc. che s’insedierà nei locali del Tecnopolo a L’Aquila. Un’azienda importante, nata nel 1989 e che, nel corso degli anni, è cresciuta fino a raggiungere un
fatturato di circa 16mln impiegando 550 persone su due sedi.
Per lo Start Up della nuova sede dell’Aquila, è pianificato l’inserimento di circa 100 figure professionali specializzate nell’ambito del Customer Care, numero che salirà a 200 unità a pieno regime così come ci è stato assicurato dalla proprietà con la quale siamo in costante rapporto. Un risultato importante che L’Aquila è riuscita ad ottenere, strappando l’Azienda alla concorrenza di altre città interessate.
Un processo di ricostruzione sociale dove Hexa rappresenta solo un primo passo in quanto sono in
corso incontri con amministratori delegati di altre Aziende che potrebbero arrivare nella nostra città.
Continueremo quindi a lavorare in quest’ottica convinti che il lavoro sia una delle parti essenziali di
questo difficile ma ambizioso processo di ricostruzione”.