
Un ritorno alla ricerca delle sue radici familiari, degli aneddoti e dei tratti caratteriali che hanno disegnato persone e personaggi (tra realtà e finzione narrativa) della propria memoria. Il libro è stato pubblicato nell’aprile del 2019 ma, dopo i primi mesi dell’emergenza covid, ha un sapore nuovo; come dopo un altro terremoto”, ha dichiarato Fina in presentazione dell’incontro. “Le parole sono preziose, vanno dosate e dobbiamo imparare a non sprecarle”, ha spiegato Roberta Scorranese che raccontato l’origine del libro, la dolorosa scintilla della recente morte del padre (per le cause del terremoto), le diverse reazioni che il libro ha generato nelle tante presentazioni in giro per l’Italia e l’insieme di stili narrativi che ha scelto di dosare. “Sono una giornalista”, ha concluso la Scorranese, “ed è nella natura del mio lavoro cercare sempre di rendere attuali storie avvenute nel passato e dare profondità alle storie avvenute nel presente”.