Avezzano. Un dolore profondo e incolmabile ha avvolto la città per l’improvvisa scomparsa del piccolo David Marchetti, di soli 10 anni. La chiesa della Santissima Trinità ha accolto amici, parenti e tanti bambini, suoi coetanei, che hanno voluto omaggiarlo indossando una maglietta con il suo volto sorridente.
Durante la cerimonia, la bara bianca di David è stata ricoperta di messaggi affettuosi, scritti con pennarelli colorati dai suoi compagni di scuola e di giochi, segno dell’amore e del ricordo indelebile che ha lasciato nei loro cuori. Pupazzetti, bolle di sapone e fiori sono stati lasciati dagli amichetti come ultimo dono.
A dare voce al dolore collettivo, il parroco don Ennio Tarola, che ha espresso con parole toccanti lo sgomento e la tristezza dell’intera comunità. Il sacerdote ha poi ricordato con commozione il carattere dolce e genuino di David: “David è stato buono, è stato sempre sé stesso, non ha mai fatto male a nessuno, non ha mai alzato la voce. Giocava e girovagava tra questi banchi. Lo faceva a modo suo, come solo lui poteva fare. Non potrà mai essere sostituito. Grazie a lui siamo tutti diventati migliori. Il dono più grande che ci ha fatto è che si è lasciato amare. Grazie a lui abbiamo imparato il dono dell’accoglienza”.
Un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro dalla chiesa, mentre volti commossi e lacrime silenziose esprimevano un dolore troppo grande da sopportare.