Teramo. La Giunta Marsilio non sa più in che modo scacciare giovani e studenti da questa regione”. Lo afferma l’Unione degli Universitari (Udu) di Teramo, sottolineando che la Regione, con una determinazione dirigenziale, “potrebbe aver sancito la morte del trasporto pubblico abruzzese stesso, nonché il sacrificio di migliaia di pendolari abruzzesi, spesso giovani e precari, che dovranno trovare al più presto una soluzione alternativa, se possono permetterselo, o nella peggiore delle ipotesi, scegliere di andare altrove”.
In particolare, l’Udu critica l’aumento delle tariffe degli abbonamenti del tpl, in vigore dal primo luglio: “attualmente – si legge in una nota – la tariffa per un abbonamento mensile per tutte le linee urbane della città di Teramo ammonta a 38,40 euro. Prima degli scorsi aumenti, lo stesso abbonamento ammontava a 32,2 euro, una cifra già spropositata per le tasche di una famiglia media, magari con più figli, o di un giovane studente che deve mantenersi da solo, in una città e in una regione già prive di qualsiasi agevolazione per la categoria degli studenti universitari”. “Ma il problema non si ferma qui: l’aumento – aggiungono gli universitari – riguarda anche le tariffe delle tratte suburbane ed extraurbane dell’azienda regionale di trasporti Tua. Una vera e propria stangata su centinaia di studenti e studentesse pendolari delle aree interne, realtà già ampiamente svantaggiate”.
“Come Sindacato studentesco – aggiungono – da sempre portiamo avanti un’idea ben precisa di diritto allo studio, che comprende un trasporto pubblico efficiente, sostenibile e gratuito. In Abruzzo assistiamo a un deterioramento massiccio e graduale di tutti i servizi pubblici. Non ne possiamo più. Restare in questo territorio sta diventando un atto di coraggio che non tutti sono disposti a intraprendere. In questi giorni abbiamo formalmente trasmesso al Rettore dell’Università degli Studi di Teramo una proposta per affrontare l’emergenza trasporti che sta colpendo la comunità studentesca: puntiamo a introdurre una misura strutturale per intervenire massicciamente sul costo degli abbonamenti per chi ha deciso di studiare a Teramo”.