Introdacqua. È originaria di Introdacqua Ilaria Maiorano, la donna di 41 anni e madre di due bimbe di 5 e 8 anni che è stata trovata morta in casa a Padiglione, una frazione del comune di Osimo, con lesioni e segni di percosse. Il marito, Tarik El Ghaddassi, 42 anni, di origine marocchina è stato portato subito in caserma dai carabinieri e posto in stato di fermo per omicidio volontario aggravato al termine di un interrogatorio fiume davanti al pm di Ancona Daniele Paci: l’ipotesi d’accusa, in considerazione delle lesioni riscontrate sul corpo e sul capo, è che la donna sia stata uccisa a mani nude dal coniuge che però continua a sostenere la tesi di una colluttazione, avvenuta la sera precedente al culmine di un litigio per motivi di gelosia, e di una morte dovuta a un ‘incidente domestico’.
Domenica 16 è in programma una fiaccolata in ricordo di Ilaria promossa dal sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, ex compagno di scuola della vittima alle elementari. La fiaccolata è stata organizzata oltre che per ricordare Ilaria, la cui famiglia da parte di madre è originaria di Introdacqua, sarà un’occasione per riflettere e per ribadire il no a qualsiasi forma di violenza sulle donne che nella maggior parte dei casi si verifica proprio tra le mura domestiche. Il punto d’incontro per la fiaccolata sarà Piazza del Teatro e poi il corteo si dirigerà verso piazza Boccolino per interventi istituzionali. I funerali si svolgeranno invece sabato 15 ottobre nella Chiesa di San Marco di Osimo alle 10: in concomitanza con le esequie, giornata di lutto cittadino a Osimo. Intanto domani 14 ottobre, alle 10, nel carcere di Montacuto si terrà l’udienza di convalida del fermo per El Ghaddassi, difeso dall’avvocato Domenico Biasco, che aveva già precedenti per varie reati e che al momento del fatto si trovava agli arresti domiciliari con permesso di lasciare il casolare al civico 149 di Padiglione di Osimo, solo per recarsi al lavoro come operaio edile.
Introdacqua è il paese di origine della madre Silvana, dove vive lo zio. La notizia è arrivata in paese come un fulmine a ciel sereno: da due giorni Introdacqua piange la morte di Ilaria Maiorano, 41 enne residente ad Osimo, uccisa a botte dal marito. La madre è originaria proprio del piccolo centro della Valle del Sagittario dove vivono lo zio
della vittima, storico dipendente del Comune, e altri parenti. Silvana, madre di Ilaria, è nata e cresciuta a Introdacqua prima di trasferirsi nelle Marche, ma non ha perso mai i contatti con il suo paese.
“L’ultima volta è tornata l’estate scorsa – spiega il sindaco Cristian Colasante – lei, la madre, tornava sempre con piacere per incontrare suo fratello e gli altri parenti. Ilaria invece non si vedeva da anni, forse una decina. Si era convertita all’Islam e forse questa sua scelta l’ha spinta ad abbandonare radici e ricordi che invece sua madre Silvana e suo fratello Daniele con il quale da ragazzo giocavo a pallone, coltivano ancora. È difficile in questo momento, trovare le parole per esprimere il dolore, la sofferenza e lo sgomento che tutti in paese stiamo provando, e nei prossimi giorni, già dal consiglio comunale, decideremo come ricordare Ilaria”.
“Non è mai facile accettare la morte ma lo è ancor di più quando a morire ancora una volta sono le Donne, Donne vittime di violenza”, aggiunge l’assessore alla Cultura del Comune di Introdacqua Carla Di Benedetto. “E questa volta una Donna della nostra comunità. Un altro femminicidio che si consuma nelle mura domestiche. Non si può rimanere fermi ed in silenzio, in questo silenzio più forte e potente di un’arma che continuo a consumare vittime. La notizia della morte di Ilaria ha sconvolto la nostra comunità. Una ragazza dolce, riservata che durante la sua adolescenza era solita trascorrere le vacanze estive ad Introdacqua insieme alla sua famiglia. Siamo increduli dinanzi a quanto accaduto. La nostra comunità si stringe al dolore della famiglia ed in particolar modo alla mamma Silvana, nata e cresciuta ad Introdacqua, al fratello Daniele e a tutti i suoi familiari”.