Trasacco. Ha ucciso una vipera, ha fatto riprendere le scene della cattura con il cellulare e ha poi pubblicato il video su Facebook, accompagnandolo con commenti ironici e autocompiaciuti. Il protagonista è un uomo residente in una zona rurale del centro Italia, che ora potrebbe essere denunciato per uccisione di specie protetta, in violazione della normativa europea e nazionale.
Il rettile in questione era una Vipera aspis, una specie tutelata dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE dell’Unione Europea, che ne vieta l’uccisione, la cattura e la detenzione. L’animale, riconoscibile per le sue caratteristiche distintive, non rappresentava una minaccia immediata: come sottolineano gli esperti, questi serpenti tendono a evitare il contatto umano e attaccano solo se provocati.
Il filmato, divenuto virale nel giro di poche ore, ha suscitato sdegno e segnalazioni da parte degli utenti e ora potrebbero essere avviate le indagini da parte delle forze dell’ordine. L’uomo ha ammesso di aver ucciso l’animale in risposta a uno dei commenti indignati che gli sono stati fatti.
L’uomo potrebbe ora dover rispondere penalmente per la violazione delle norme sulla tutela della fauna selvatica, con sanzioni che prevedono multe salate e, in alcuni casi, anche la reclusione.
Le autorità ricordano che la Vipera aspis, pur essendo velenosa, non è aggressiva e svolge un ruolo essenziale nel controllo dell’ecosistema. L’intervento diretto da parte di cittadini privati è vietato: in caso di avvistamento è sempre consigliato contattare le autorità competenti.
L’episodio solleva ancora una volta il problema della disinformazione e della banalizzazione della violenza verso gli animali sui social.
“Uccidere una specie protetta e vantarsene pubblicamente è un comportamento gravissimo, non solo dal punto di vista legale, ma anche culturale”, ha commentato una nota associazione ambientalista.