L’Aquila. L’Associazione Amici dei Musei d’Abruzzo torna a proporre un’iniziativa dedicata all’arte contemporanea. Lo fa con una mostra dedicata a Tonino Guerra: poeta e artista dalla creatività multiforme. A cura di Antonella Muzi l’esposizione ricuce la poliedrica figura di un’artista totale che sfugge al-le definizioni perché è stato capace, come gli umanisti rinascimentali, di calarsi in tanti ruoli man-tenendo sempre la stessa forza visionaria e creativa.
Con questa iniziativa l’Associazione Amici dei Musei d’Abruzzo riporta l’arte contemporanea nel cuore dell’Aquila a dieci anni dal sisma e dopo le varie edizioni di Re_Placeorganizzate, subito do-po il tragico terremoto che ha distrutto la città, per illuminare di nuovo i luoghi del centro storico con l’arte di protagonisti e figure emergenti nel panorama del contemporaneo e dopo l’ultima ini-ziativa dedicata a Fabio Mauri insieme all’Accademia di Belle Arti.
La mostra dedicata a Tonino Guerra, sostenuta dalla Fondazione Carispaq e realizzata in collabo-razione con la Fondazione Giorgio de Marchis Bonari d’Ocre che apre così i suoi splendidi spazi anche alle esposizioni temporanee, racconta la visione di un artista che si scopre pittore da ragaz-zino, verso i dodici anni, poi arrivano l’esperienza della guerra, la prigionia, il ritorno in Italia, le raccolte di poesie e infine il cinema, a Roma, dove ha lavorato come sceneggiatore insieme ai gi-ganti del Novecento, tra cui Fellini, Rosi, Antonioni, Monicelli, Tarkovskji.
E in questo vivere in un mondo popolato di immagini – narrative, fotografiche, poetiche – Guerra ha continuato a “scrive-re” racconti anche attraverso il gesto pittorico. Durante tutta la sua vita ha sperimentato diversi linguaggi, dalla bidimensionalità della pittura con l’acquerello, i pastelli, le tecniche a stampa, alla tridimensionalità della scultura o dell’installazione con la ceramica, il ferro, il cartone, il legno. E poi arazzi, arredi spesso realizzati con il supporto di amici artigiani, oppure fontane, come quelle collocate a Cervia, Riccione o nella “sua” Santarcangelo.
Le opere in mostra sono piccoli pensieri, capaci di trasportare in un mondo originario, essenziale, quasi a volerci far recuperare il grado zero della visione, abituati come siamo a un sovraffollamen-to di immagini e di diversi linguaggi di comunicazione, spesso simultanei. Esse fanno parte di un corpus più ampio che costituirà il primo nucleo del futuro Museo della Grafica, in corso di allestimento a Fontecchio (L’Aquila), pertanto questa esposizione si configura come un’occasione spe-ciale, un’anteprima.
L’iniziativa vede, come partner di mostra, la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre Onlus, nata nel 2004 con lo scopo di conservare, incrementare e rendere accessi-bile l’archivio di arte contemporanea e la biblioteca raccolti da Giorgio de Marchis durante la sua carriera di studioso e di critico d’arte. La Fondazione ha un ricchissimo fondo bibliografico e archi-vistico dedicato all’arte contemporanea ed è un punto di riferimento per studiosi, ricercatori o semplici appassionati di arte contemporanea. Ad arricchire il percorso espositivo ci sarà un video, appositamente realizzato per l’occasione dall’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica”, e dedicato all’attività di sceneggiatore svolta da Guerra insieme ai grandi maestri del ci-nema del Novecento; inoltre sarà allestita una reading zone in cui i visitatori potranno consultare raccolte di poesie, libri, cataloghi dedicati a Tonino Guerra