Pescara. È stato presentato in Questura a Pescara il progetto educativo regionale ‘Abruzzo contro il bullismo’ che nei prossimi mesi coinvolgerà oltre 30 istituti scolastici. A presentare le iniziative è stato il presidente dell’associazione di promozione sociale ‘Società Civile’ Leo Nodari, che ha sottolineato l’importanza degli eventi in questo particolare periodo storico. “Si è costruita una rete di scuole per la legalità – ha spiegato – e questo farà si che gli incontri si svolgano in luoghi sempre più grandi.
Non pensavamo di avere una così grande crescita e partecipazione, ma questo non può che farci piacere. Una
crescita esponenziale che ci gratifica e questo lo dobbiamo anche al coinvolgimento delle istituzioni come
Questura, Comuni e Ufficio Scolastico Regionale. Il fatto che l’iniziativa del 17 febbraio venga presentata in
Questura ci fa piacere perché la Polizia è in prima linea. I fenomeni di bullismo sono in crescita in Abruzzo e
questo ci impone di fare qualcosa. La battaglia per la legalità non deve essere solo di repressione: abbiamo la
necessità di comprendere e capire i nostri ragazzi”.
Secondo il Questore di Pescara Luigi Liguori: “La Polizia di Stato è preposta istituzionalmente a reprimere i fenomeni di bullismo. Con la pandemia questi fenomeni sono anche cresciuti e l’attenzione deve essere massima. Ma la repressione serve a ben poco se non c’è l’interazione con la società, le famiglie, la scuola e le associazioni. Il problema del bullismo e del Cyberbullismo aumenta anche se nella nostra provincia il fenomeno è ad un livello di tollerabilità fisiologica maggiore. La risposta deve però essere immediata anche perché dopo i provvedimenti i ragazzi spesso capiscono e comprendono.
Il bullismo sopratutto attraverso la rete spersonalizza e questi ragazzi da soli non sarebbero capaci di fare quello
che poi fanno”. Per la delegata delegata dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Daniela Puglisi “l’Ufficio scolastico
ha sempre tenuto un riflettore acceso sul fenomeno del bullismo. Nel 2008 avevamo creato un Osservatorio e
quindi oggi siamo qui a testimoniare il nostro impegno quotidiano per contrastare il fenomeno”.