Pescara. Ieri a Santa Maria Capua Vetere, nella sede della fondazione Fest, si è tenuto un convegno al quale ha partecipato il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Abruzzo Maria Concetta Falivene che ha avuto la possibilità di confrontarsi con il collega della Regione Campania, Avvocati, Magistrati e Assistenti sociali, sulla tematica “Uso e abuso dell’art 403 cc-Quale preminente interesse del minore”.
“Un argomento che richiede un’ampia riflessione sul pilastro dell’intero sistema giuridico – ha spiegato Felivene – ossia sul principio di legalità e sulla dequotazione che ha subito da una prassi in danno allo stesso”. La Garante Falivene ha poi aggiunto: “Credo che sia giunto il momento di porre chiarezza e confini sui poteri, su funzioni, competenze e sulle responsabilità di tutte le figure che gravitano all’interno delle complesse dinamiche familiari.
Ad oggi, l’opera degli avvocati, degli operatori del diritto e del sociale deve soffermarsi sul rapporto tra i Principi generali del nostro Ordinamento giuridico ed Unionale, le clausole generali ed i concetti giuridici indeterminati; concetti questi ultimi che comandano e offuscano il diritto di famiglia e che rappresentano oggi la distorsione della vera tutela della famiglia; massima espressione di un concetto giuridico indeterminato la rinveniamo nell’interesse del minore che può essere farcito di analisi soggettiva”. “Il principio di legalità – ha evidenziato ancora la Garante – quale principio portante del nostro sistema giuridico- e che in virtù dell’accezione invalsa nella giurisprudenza costituzionale – impone a tutte le Istituzioni di uniformare il proprio operato tanto alla norma di Legge attributiva del potere, quanto alla norma distributiva. Il potere può essere conferito esclusivamente dalla Legge. C’è da segnalare però che nell’ambito di tutela e monitoraggio familiare gravitano molteplici figure professionali che ledono il principio di legalità”. Il Garante della Campania, Giuseppe Scialla ha espresso l’importanza del confronto e l’unione tra tutte le figure professionali per attuare il vero interesse e la protezione del minore. “Siamo certi – ha concluso Falivene – che riusciremo a convertire il sistema nell’accezione virtuosa e supportare la famiglia nell’affrontare le criticità. Solo così potremmo attuare il supremo interesse del minore. Nella nostra Regione stiamo attuando un programma di analisi dei dati per identificare una concreta opera di supporto alla famiglia e alla genitorialità. Ringrazio vivamente l’avvocato Giovanna Barca, il Garante per l’infanzia Giuseppe Scialla e la Camera minorile per avermi concesso questa preziosa opportunità”.