L’Aquila. “Emiliano bisogna che studi bene che cosa sia l’autonomia differenziata e si faccia delle domande”, lo ha dichiarato il ministro del Turismo Daniela Santanchè, rispondendo ad una domanda sul governatore della Puglia Michele Emiliano rispetto all’autonomia differenziata.
“Secondo me è proprio sbagliato parlare di un paese a due velocità – ha detto a margine dell’inaugurazione della Bit a Milano – le Regioni che hanno saputo fare bene e hanno amministrato bene avranno la possibilità di amministrare altre competenze perché hanno dimostrato di saperlo fare. Chi non è capace, non lo farà. Mi stupisco che ci siano governatori che non hanno speso il 70% dei fondi europei e oggi si lamentano del merito di questa autonomia differenziata che ha il merito di far fare a chi ha dimostrato di saper fare”.
“Faremo la cosa giusta e in maniera strutturale, perché non è più possibile andare avanti a forza di proroghe, non si dà stabilità al sistema, non ci sono investimenti e si mettono tutti in una situazione di precarietà”, così il ministro del Turismo Daniela Santanchè, rispondendo ad una domanda sulla questione dei balneari, a margine dell’inaugurazione della Bit a Milano.
“Non è una mia delega o una mia competenza, perché è del ministro del Mare, però la cosa certa che loro hanno capito è che noi li tuteliamo e li difendiamo. – ha detto – Adesso hanno questa proroga, il ministro Fitto andrà in Europa e vedremo quello che possiamo fare, però tutti hanno la certezza che stiamo con loro, con le 30mila aziende balneari che spesso sono famiglie”.
“Nel mondo c’è voglia di Italia, siamo la nazione più bella, dobbiamo dimostrare di essere la nazione più brava a sapersi vendere”, ha proseguito il ministro del Turismo Daniela Santanchè al taglio del nastro della 43esima edizione della Borsa Internazionale del Turismo, che resta aperta a Fiera Milano Allianz-Mico fino al 14 febbraio.
“Siamo qui alla Bit, che è un’eccellenza italiana perché oltre al turismo italiano c’è quello degli altri paesi. – ha aggiunto – Ce la invidiano in tutto il mondo, è l’incontro tra le diversità di pensiero per capire un po’ le tendenze del nuovo turismo”.
“Spesso ci dimentichiamo che abbiamo il terzo marchio al mondo, che è il Made in Italy, e non lo comunichiamo non capendo che è un elemento competitivo straordinario”, ha concluso Santanchè prima di fare un giro tra i vari padiglioni. Sono presenti 54 paesi con mille destinazioni.