Avezzano. Un risultato importante quello dell’ospedale civile, che emerge dal portale nazionale doveecomemicuro.it, che con un database di 2300 centri italiani, pubblici e privati, è un punto di riferimento per la ricerca della migliore struttura in cui operarsi.
I dati, relativi al 2018, sono tratti dal PNE (programma nazionale esiti 2018) di Agenas (agenzia sanitaria nazionale). In base ai numeri riportati da doveecomemicuro.it, l’ospedale di Avezzano, per volume di attività, occupa posizioni di grande rilevanza alle spalle di centri di alta specializzazione o di presidi ospedalieri abruzzesi molto più grandi. Negli interventi chirurgici di tumori maligni all’ovaio, infatti, il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale marsicano è al secondo posto con 7 operazioni dopo il Bernabeo di Ortona (CH) che ne vanta 27. In questa graduatoria, che ha come indicatore il volume di attività che misura esperienza ed efficacia dei trattamenti, Avezzano è riuscita a conquistare posizioni rilevanti nel panorama abruzzese.
Un motivo di orgoglio per l’ostetricia e ginecologia di Avezzano, diretta da Giuseppe Ruggeri che è riuscita ad acquisire questi meriti grazie all’impegno e alla professionalità di tutto lo staff, medico e infermieristico. Un dato ancor più significativo se si tiene conto che in Italia, sempre secondo il report di doveecomemicuro.it, le strutture pubbliche e private che effettuano almeno 5 interventi 5 l’anno sono non più di 183. Il tumore all’ovaio rappresenta il 30% di tute le neoplasie all’apparato genitale femminile. Nel 2018 in Italia sono stati diagnosticati 5200 numi casi: nel complesso si stima che il rischio di sviluppare questo tumore nell’arco della vita di una donna sia 1 su 75.
Anche nella classifica delle operazioni del tumore maligno all’utero l’ospedale di Avezzano riesce a salire sul podio della Regione, precisamente al terzo posto, con 28 interventi chirurgici, subito dopo Pescara (34) e il Bernabeo di Ortona (103). Questo tipo di cancro nella donna è quello più frequente dopo quello al seno. Sebbene in Italia ci siano circa 8.000 diagnosi l’anno di questa malattia si muore sempre meno grazie alla campagne informative e ai traguardi raggiunti dalle cure. L’esame par prevenirlo è il Pap-test da ripetere ogni 3 anni a partire da 25 anni.