L’Aquila. In Abruzzo, al primo posto, per numero di operazioni per tumore al seno e per tumore all’utero, si posiziona il presidio ospedaliero “G. Bernabeo” di Ortona (Chieti), mentre per quanto riguarda l’isterectomia e’ l’ospedale San Salvatore dell’Aquila a guidare la classifica. Sono tra le neoplasie piu’ diffuse tra le donne: il cancro al seno ne colpisce 1 su 8, mentre quello all’utero, e in particolare all’endometrio – il tessuto piu’ superficiale nel corpo dell’utero – conta circa 8000 nuove diagnosi ogni anno ed e’ il piu’ frequente carcinoma ginecologico dopo quello alla mammella. Di questi tumori, pero’, si muore sempre meno. Merito delle campagne di prevenzione e dei progressi fatti nelle diagnosi e nelle cure.
“Per quanto riguarda il cancro al seno, le donne vengono chiamate a sottoporsi a mammografia a partire dai 50 anni. La raccomandazione, pero’, e’ di anticipare l’appuntamento su base volontaria. Le donne con un rischio normale di sviluppare il tumore al seno dovrebbero sottoporsi alla prima ecografia della mammella a 35 anni e ripetere l’esame una volta l’anno. Dai 40, inoltre, dovrebbero associare anche la mammografia. Quante invece sono considerate a rischio, ad esempio per la storia famigliare, dovrebbero fare la prima ecografia a 25-30 anni e ripeterla ogni sei mesi”, spiega Paolo Veronesi, direttore della Divisione di Senologia Chirurgica dell’Istituto Europeo di Oncologia. Quanto al tumore alla cervice uterina, l’esame utile per prevenirlo e’ il PAP test che andrebbe ripetuto una volta ogni 3 anni a partire dai 25 anni. Ma a chi rivolgersi per effettuare questi esami di screening? E dove sottoporsi a un eventuale intervento per tumore al seno, per tumore all’utero o a un’isterectomia – cioe’ all’asportazione dell’utero? Uno strumento utile per informarsi riguardo alla bonta’ delle strutture e ai servizi offerti e’ https://www.doveecomemicuro.it/, portale di public reporting delle strutture sanitarie italiane.
Attraverso il sito, che oggi si presenta in una veste rinnovata e di ancor piu’ facile consultazione, e’ possibile individuare i centri che offrono la prestazione desiderata e confrontarli in base ai dati ufficiali quanto a performance e a vicinanza a casa.
Informarsi bene prima di scegliere la struttura a cui affidarsi e’ cruciale gia’ al momento di sottoporsi agli esami di screening, specialmente per quanto riguarda il tumore al seno. “Ecografia mammaria e mammografia consentono di individuare la lesione in un’epoca molto precoce. Per avere risposte affidabili, pero’, e’ bene che a eseguirle sia un radiologo esperto altrimenti il rischio e’ che venga sottovalutata una situazione che necessiterebbe di un approfondimento o, al contrario, che vengano creati falsi allarmi. Meglio orientarsi fin da subito, quindi, su ospedali e centri diagnostici che offrono prestazioni di buon livello e dispongano di strumentazione adeguata: la mammografia, ad esempio, dev’essere digitale e preferibilmente tridimensionale, meglio se con tomosintesi – una tecnologia di ultima generazione che permette lo studio stratigrafico della mammella. L’ecografia, invece, dev’essere effettuata con sonde ad alta frequenza possibilmente dallo stesso radiologo che esegue la mammografia. E’ una garanzia di qualita’”, dice Paolo Veronesi.


