Teramo. Avviso di chiusura dell’inchiesta penale per presunta associazione a delinquere finalizzata alla truffa alla Honda di Atessa(Chieti) che coinvolge l’ex manager Silvio Di Lorenzo, per 30 anni direttore dello stabilimento, nonché vice presidente di Honda Italia. Il provvedimento è stato firmato dal procuratore Francesco Menditto prima del suo trasferimento alla procura di Tivoli, dove domani prenderà possesso dell’ufficio. L’indagine ha riguardato Di Lorenzo e altre persone di alcune aziende dell’indotto Honda in merito a delle forniture commissionate che avrebbero determinato danni economici alla casa nipponica per 10 milioni di euro. Il caso è stato denunciato due anni fa dalla stessa Honda, la quale, come prima iniziativa, presentò un esposto al Tribunale delle Imprese dell’Aquila e successivamente denuncia penale alla procura lancianese. A supporto di entrambi i procedimenti la Honda ha presentato un dossier sulla gestione di Di Lorenzo. L’indagine è stata condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Chieti. Gli indagati hanno ora venti giorni di tempo per presentare memorie difensive, poi la procura chiederà al gip il rinvio a giudizio. Da parte sua Di Lorenzo, che ha lasciato l’incarico nel 2012, si è sempre difeso sostenendo, in una lettera inviata al vertice Honda e diffusa agli organi di informazione il 10 luglio 2014, “che le scelte e le decisioni aziendali sono state condivise negli anni con altri 9 dirigenti italiani, il comitato esecutivo aziendale, il CdA, collegio sindacale e la società di revisione e certificazione”.