Sulmona. “Nel carcere di Sulmona, più che “al fresco” si sta al gelo” denuncia Mauro Nardella, segretario generale territoriale UIL PA Polizia Penitenziaria.
“In queste giornate assolate capita spesso che faccia caldo di giorno e freddo di notte. Da dieci giorni a questa parte sono diverse volte che la mattina prendo servizio al carcere non prima di aver dovuto sbrinare i vetri dell’auto. È proprio in una condizione del genere che una struttura fatta di ferro e cemento come lo è il carcere di Sulmona mostra i suoi peggiori connotati strutturali” spiega Nardella. “Soprattutto durante la notte e nel primo mattino, infatti, sia i detenuti che i poliziotti penitenziari sono costretti a dover fare i conti con criticità da freddo che non solo producono disagi, ma arrecano non poco malumore”.
“Capisco che si è in pieno periodo di ottobrate ma questo detto si addice più in agro di Roma che per una città come Sulmona, notoriamente incastonata in una valle raccoglifreddo” continua Nardella. “Deroghe al regolamento comunale non dovrebbero esistere solo per gli ospedali ma dovrebbe essere previsto anche per realtà come il carcere ove per poter avere una coperta in più bisogna compilare un modulo e aspettare che la burocrazia faccia il suo decorso. L’auspicio è che il direttore di un carcere possa avere piena autonomia in questo e vantare la possibilità di intervenire liberamente qualora lo ritenesse necessario” conclude.