L’Aquila. “L’accorpamento di quattro tribunali abruzzesi, disposto molto tempo addietro, ma sempre prorogato e tuttora oggetto di contestazioni, è ormai prossimo a divenire realtà. Il 14 settembre è domani, ma ad oggi non sappiamo ancora se e come il Ministero si attrezzerà per consentire comunque, almeno in una prima fase, che si auspica non breve, il regolare svolgimento dell’attività giudiziaria presso le sedi soppresse sulla base di nuove opzioni organizzative degli uffici accorpanti, L’Aquila e Chieti, con il sostegno della Corte, pronti ad attivare in piena collaborazione con i magistrati e gli avvocati che in quelle sedi operano”. Lo ha detto il presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, Fabrizia Francabandera, alla cerimonia di inaugurazione del nuovo Anno giudiziario del distretto abruzzese.
Ad essere soppressi saranno, secondo la riforma della Giustizia, i tribunali di Avezzano e Sulmona, in provincia dell’Aquila, che saranno accorpati con quello del capoluogo, e di Vasto e Lanciano che saranno accorpati a quello del capoluogo teatino.
Lo stesso magistrato, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della cerimonia inaugurale, non si è detto contrario all’accorpamento perché l’operazione porterebbe alla creazione di quattro grandi tribunali “dove saranno possibili delle specializzazioni”. Di parere contrario l’avvocato Silvana Vassalli, del Foro di Lanciano, che ha evidenziato come una grossa fetta di territorio, come il sud dell’Abruzzo, rimarrebbe senza presidi di legalità”.