L’Aquila. “È un vero e proprio disastro politico quello che la destra al Governo sta combinato sui Tribunali abruzzesi. Per provare a coprirlo mentono, pensando che i sulmonesi e gli abruzzesi siano pronti ad abboccare. Quando mai io avrei detto che si devono salvare solo due dei quattro Tribunali sub provinciali? Tutte falsità per provare a confondere chi ascolta e chi legge. Ma per il sottoscritto parlano i fatti e i documenti: gli atti parlamentari da me presentati e consultabili da chiunque fosse interessato sul sito del Senato, sono tutti riferiti alla salvaguardia delle quattro sedi di Sulmona, Avezzano, Vasto e Lanciano.
Non fa eccezione il più recente emendamento a mia prima firma presentato in sede di conversione del decreto legge Milleproroghe, incredibilmente bocciato dai parlamentari della destra, che prevedeva la proroga per tutti i Tribunali abruzzesi a rischio chiusura, così come richiesto da tutto Abruzzo. Un rischio oggi più concreto e incombente per la scelta politica di un Governo contro il quale non si è levato alcun distinguo, in difesa del territorio, da parte dei partiti che lo sostengono nè da parte del candidato sindaco e Presidente dell’ordine degli avvocati di Sulmona che continua a permanere in una condizione di incompatibilità di fatto violando la terzietà tra le parti politiche necessaria per rappresentare gli interessi dell’ordine: una vicenda della quale interesserò nei prossimi giorni il Consiglio nazionale degli avvocati. Se in Italia tutti facessero come lui gli Ordini sarebbero succursali di partito, prive di autonomia critica.
È chiarissimo a tutti ormai: gli esponenti della destra sulmonese tra tutelare la città e eseguire gli ordini di partito preferiscono senza alcun dubbio gli ordini: altro che favola della volpe e dell’uva, qui siamo ormai a al lupo e l’agnello, con il territorio relegato ad interpretare purtroppo questo secondo”