Sulmona. Il Tribunale di Sulmona passa l’esame dello studio di vulnerabilità sismica. Il presidio è risultato conforme ai requisiti di agibilità anche se necessita di alcuni interventi di adeguamento sismico. È stato comunque scongiurato il rischio di una chiusura dello stabile per questioni di sicurezza.
È stato infatti redatto, dall’ingegnere Vincenzo Zavarella che era stato incaricato dal ministero lo scorso agosto, lo studio di vulnerabilità sismica dal quale risulta che l’edificio è “adeguato a sopportare le azioni statiche e non quelle sismiche”. In sostanza è agibile ma, per adeguarlo sismicamente, si rendono necessari alcuni lavori.
Nello specifico risulta dal progetto che sono necessari circa 8 milioni per il miglioramento sismico al 60% e circa 12 milioni per l’adeguamento sismico al 100%. Sarà il ministero ora a decidere quale strada intraprendere. Per il presidio di legalità è stato inoltre implementato il sistema di sorveglianza. La battaglia ora si gioca solo sul fronte istituzionale con la riforma della geografia giudiziaria.