L’Aquila. Dal 2008 al 2013 a L’Aquila i passeggeri del Trasporto Pubblico Locale sono diminuiti del 27,7%. A Chieti la diminuzione e’ stata del 24%, a Teramo del 18,9%. A Pescara i passeggeri del TPL non sono diminuiti, ma sono aumentati del 10,1%. Sempre considerando il periodo dal 2008 al 2013 nel nostro Paese i passeggeri annui del Trasporto Pubblico Locale nei comuni capoluogo di provincia sono passati da 3 miliardi e 835 milioni a 3 miliardi e 379 milioni. In sei anni, quindi, vi e’ stata una perdita di 456 milioni di passeggeri, che corrispondono ad un calo dell’11,9%. Questi dati emergono da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Istat. Il calo dei passeggeri del trasporto pubblico locale e’ un fenomeno che negli ultimi anni e’ stato particolarmente forte. Alla base di questa diminuzione vi sono diverse cause, tra le quali vi sono due di particolare importanza: il fatto che i mezzi utilizzati sono obsoleti e tra l’altro inquinanti (l’eta’ media degli autobus utilizzati per i trasporti urbani in Italia e’ di 13 anni, contro una media europea di 7 anni) e il fatto che, soprattutto nei comuni piu’ grandi, l’attesa di un mezzo pubblico a volte puo’ prolungarsi ben oltre i tempi previsti. L’alternativa all’uso di mezzi pubblici e’ l’uso di mezzi privati, con conseguente aumento del traffico e dell’inquinamento atmosferico. “Per avere un’inversione di tendenza e riconvertire all’uso di mezzi pubblici chi negli anni scorsi e’ passato ad usare mezzi privati, bisognerebbe dare inizio ad un ricambio generazionale dei mezzi utilizzati ed allo stesso tempo dimostrare una maggiore attenzione nei confronti delle necessita’ dei passeggeri”, sostiene Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT. “E’ quindi necessario cambiare approccio alla gestione dei trasporti, ponendo al centro dell’attenzione le reali necessita’ dei consumatori finali a cui i servizi di trasporto sono dedicati. L’obiettivo dovrebbe essere quello di rendere il trasporto pubblico non solo piu’ efficiente e piu’ sostenibile, ma anche piu’ umano, e quindi piu’ vicino alle esigenze dei passeggeri, testimoniando cosi’ l’attenzione che i passeggeri si aspettano per tornare ad utilizzare i mezzi del Trasporto Pubblico Locale. Per fare questo un importante aiuto puo’ essere dato dalla componentistica, che non e’ una parte minoritaria del servizio offerto ai clienti, ed anzi concorre in maniera determinante a rendere la mobilita’ piu’ efficiente, piu’ sostenibile, piu’ sicura e piu’ umana”.