L’Aquila. “L’Abruzzo è una regione complicata, il 40% del territorio è rappresentato da aree interne a domanda debole. C’era il rischio concreto di vedere penalizzati molti cittadini residenti in quelle zone, che si sarebbero visti privati di un servizio fondamentale come è quello del diritto alla mobilità”. Il consigliere regionale delegato ai Trasporti, Camillo D’Alessandro, spiega così le ragioni della scelta della Regione di procedere all’affidamento ‘in house’ del tpl a Tua. Entro il 30 settembre, infatti, arriverà la delibera per l’affidamento dei servizi a Tua, che è stata preceduta dall’approvazione della legge regionale che ha istituito l’ente di governo e dalla sottoscrizione delle intese con tutti i Comuni in cui Tua già gestiva il servizio. “L’affidamento in house dei servizi di trasporto pubblico locale a Tua e la separazione degli stessi da quelli di natura commerciale – sottolinea D’Alessandro – non produrranno né esuberi, né
licenziamenti.
Inoltre non sarà penalizzato nessun Comune della nostra regione. Con chi parla di rischio occupazionale faccio una scommessa pubblica: se ci sarà anche un solo licenziamento mi dimetterò, ma se ciò non dovesse accadere chi ha tirato in ballo i rischi faccia lo stesso”. Auspicando che non vi siano contenziosi, il consigliere delegato spiega che “la scelta della Regione di procedere all’affidamento in house del tpl a Tua è perfettamente legittima ed è una delle ipotesi previste dalla normativa nazionale”. Prima del 30 settembre si procederà anche con il trasferimento a Sangritana Spa del ramo commerciale che “dovrà gestire il servizio come qualunque operatore privato – sottolinea D’Alessandro – assumendosi cioè il rischio d’impresa. Vale a dire che in caso di perdite, le stesse non potranno essere coperte con i contributi del trasporto pubblico locale”. Alla Cgil, che ha proclamato uno sciopero del settore per il 15 settembre, il consigliere dicedi “non capire il motivo.
Puntano forse a far saltare l’affidamento in house? – si chiede – Una scadenza che non abbiamo nessuna intenzione di rinviare, perché
altrimenti perderemmo 20 milioni di euro di fondi statali, a cui l’Abruzzo non può permettersi di rinunciare”. Il consigliere annuncia anche l’acquisto di nuovi treni e autobus, per i quali sono disponibili circa 80 milioni di euro. Non è mancata una critica al precedente governo regionale di centrodestra che, tra l’altro, “aveva a disposizione un ‘tesoretto’ da 25 milioni di euro in bilancio mai utilizzato che alla fine è andato perso”. Riferimenti anche alla situazione di Sistema, società che si occupa di servizi collaterali, “su cui stiamo lavorando e per cui per ora non c’è ancora una soluzione”, e all’Ama, la società del trasporto pubblico dell’Aquila che, fissate le condizioni, potrebbe essere acquisita da Tua entro la metà del 2018.